Arnolfo

Quella della famiglia Trovato è una storia che si rinnova di giorno in giorno, come accade per molte delle principali realtà della grande ristorazione italiana. Tenacia, passione, dedizione al lavoro, talento e tradizione che proseguono anche dopo più di quarant’anni di onorata carriera con l’entusiasmo e la spinta forniti dal nuovo Arnolfo, trasferitosi dalla storica sede nel centro di Colle di Val d’Elsa su una collina poco distante, in una struttura moderna, lineare, lontana dalla classicità toscana ma sicuramente più funzionale al passo con i tempi. 

La proposta al tavolo mantiene la sua forte impronta locale sulle ali di un Rinascimento contemporaneo che, non a caso, è anche il nome di uno dei percorsi degustazionre. Aldilà del Piccione, che rimane uno di cavalli di battaglia della casa e apre la strada al Pollo firmato Laura Peri, alla Cinta Senese o alla Faraona del Valdarno, ci sono anche due menu di mare e vegetale da tenere d’occhio, con piatti singolari come il Porro, radici, tuberi e vermouth o il Raviolo con triglia di scoglio, caviale di aringa e finger lime.

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare