Identità Milano 2024

Oltre il mercato c’è il futuro

Identità Milano 2013: dal 10 al 12 febbraio. Nel frattempo il racconto finale dell'ultima edizione

23-04-2012

I festeggiamenti dei 50 anni del Luogo di Aimo e Nadia a Identità Milano 2012: Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza hanno omaggiato Aimo e Nadia Moroni con una loro personale versione dello Spaghetto al cipollotto e peperoncino, il piatto storico riproposto sul palco da Alessandro Negrini e Fabio Pisani, chef in cucina al Luogo

I festeggiamenti dei 50 anni del Luogo di Aimo e Nadia a Identità Milano 2012: Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza hanno omaggiato Aimo e Nadia Moroni con una loro personale versione dello Spaghetto al cipollotto e peperoncino, il piatto storico riproposto sul palco da Alessandro Negrini e Fabio Pisani, chef in cucina al Luogo

Otto edizioni di Identità Golose a Milano, le quattro iniziali a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari, pieno centro cittadino, e le ultime quattro al centro congressi di via Gattamelata, zona Fiera, una delle aree dove sta crescendo la nuova Milano, quella dell’Expo viene facile dire anche se molti progetti hanno cominciato a prendere forma quando la rassegna mondiale non era stata ancora assegnata al capoluogo lombardo. Dopo Identità 2008 la storica sede della Borsa era diventata piccola tale la nostra crescita, così lo scorso anno in Gattamelata, quando il secondo piano non ci permetteva più di sviluppare ogni idea e dare spazio adeguato a ogni potenziale espositore. Senza spostarci di un metro, se non in verticale per tre o quattro, abbiamo raddoppiato la superficie scendendo di un piano e ridisegnando la mappa di un congresso che ha anche cambiato nome: dopo Identità London e Identità New York, ci è parso logico parlare di Identità Milano mentre con Identità Golose firmiamo l’attività editoriale e comunicativa, la Guida piuttosto che il sito web.

A febbraio ci siamo trasferiti anche per poter realizzare un evento parallelo aperto al grande pubblico, una kermesse in collaborazione con il Merano Wine Festival che abbiamo chiamato Milano FOOD&WINE Festival. Stesso mese, febbraio, ma con 24 ore di anticipo rispetto a Identità: da sabato 4 a lunedì 6. Cento cantine, trecento vini e una ventina di chef a proporre piatti d’autore mentre i fratelli Cerea, che hanno coordinato il lavoro dei loro colleghi, da Massimo Bottura a Pietro Zito, da Davide Oldani a Rodrigo Oliveira, da Ugo Alciati a Moreno Cedroni, ogni giorno hanno allestito uno strepitoso tavolo ricoperto di dessert.

[[ima2]] E su tutto l’edizione numero otto, quella che tanti hanno definito la migliore di sempre. Tema: “Oltre il mercato”. Dopo due annate nel segno del “Lusso della Semplicità”, da intendersi come essenzialità dei pensieri e delle forme, decine di relatori (80 in tutto, una cinquantina quelli al debutto) si sono ritrovati per andare “Oltre il mercato”, un mercato che va inteso sia come il luogo dove fare la spesa sia come il luogo della finanza in un periodo di estrema crisi ma anche di straordinarie capacità solo a non stare lì fermi passivamente, in attesa che il destino si compia chissà per quale motivo. Andare oltre il mercato finanziario per rompere il muro della crisi, reagire, impegnarsi e imporsi con la propria attività e anche un andare oltre la spesa quotidiana perché non basta acquistare le migliori materie prime per essere dei bravi cuochi. Bisogna anche sapere cosa fare, cucinare ovviamente possibilmente aggiungendo idee nuove, senza star troppo lì a copiare il noto.

I relatori nella sala Auditorium, diversi dei quali ci hanno obbligato a chiudere gli ingressi tale la ressa, quelli del Trentino realtà ospite del 2012 dopo Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Campania, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Piemonte, e quelli del Sud America, Perù e Brasile a conferma che la qualità è potenzialmente ovunque, basta dare la possibilità a tutti di esprimersi, senza obbligare popoli lontani a scimmiottare questa o quella realtà dominante. E nelle due Sale Blu (e non più una sola) tutti a concentrarsi su temi ben precisi come gli Chef Vent’anni e le Donne Chef, la Pizza e la Pasta, la Cucina Naturale e la Carne. Con un’annotazione: un congresso apertosi con il mondo vegetariano di Pietro Leemann si è concluso con i quarti bovini di Sergio Motta. Questo perché noi di Identità non siamo portatori di un credo e nemmeno vogliamo imporre chissà quali verità. Cerchiamo invece di capire cosa sta accadendo nel mondo della cucina e della pasticceria (per una volta ancora, abbiamo vissuto anche una giornata a tutto cioccolato e dessert) per condividere il nuovo con chi ama guardare in avanti e non si ferma, contento di quello che ha.

[[ima3]] Chef Vent’anni ad esempio, che l’anno prossimo riproporremo con una chiave diversa perché c’è chi si ferma al dato anagrafico e così perde il quadro d’insieme, è stata una passerella per far capire come dietro ai grandi della cucina contemporanea ci sono ventenni dal valido presente. Ma se non si dà loro un palco, quanti anni dovranno attendere per farsi conoscere? Qualcosa di simile con le donne chef. “Non siamo angeli del focolare”, lo slogan provocatorio ma vero: in Italia sono tante le protagoniste assolute, chef nel senso di capo, non cuoche per amore e vincoli di parentela. Sono il nuovo e ci riserveranno ancora tante splendide sorprese. Piaccia o non piaccia, è inutile cercare di fissare le cose in cornici ben precise. Non esiste una verità assoluta e immutabile, non esiste un piatto buono in eterno, prima o poi stuferà come quei cuochi che a furia di riproporre le stesse cose finiscono ai margini e invecchiano con i loro clienti.

E pensiamo che Identità Milano 2012 sia piaciuta anche a livello di proposte negli stand, spazi che hanno accolto circa ottanta aziende. Ormai è come se sotto lo stesso tetto si svolgessero due eventi in parallelo, le lezioni e le degustazioni che non sono mai un semplice assaggio ma percorsi articolati. Se uno ha un briciolo di pazienza scoprirebbe che ci sono tante novità anche tra i corridoi, l’applicazione pratica di quanto viene spiegato nelle varie sale didattiche. C’è molto a Milano e quel molto piace.

Come ideatore e curatore l’aspetto più importante, quello che mi riscalda il cuore e dà la carica per il futuro, sono i tanti giovani visti in via Gattamelata, tante facce sorridenti, tanta voglia di incontrarsi e confrontarsi alla faccia delle crisi e di chi dipinge i nostri giovani come eterni bamboccioni. Chi frequenta Identità vuole investire su se stesso e sul proprio futuro, vuole aggiornarsi, vuole capire e crescere, vuole fare sistema e impresa. E tutto questo rimarcato dando appuntamento alla nona edizione, stesso spirito, stesso posto, stessi spazi, da domenica 10 a martedì 12 febbraio 2013.
 

Claudio Ceroni di MAGENTAbureau e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano e ospite a Identità

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