Pezzetto

A Lecce, nel 2024, i ragazzi del Quantobasta hanno deciso che una sponda non bastava: così, sull’altro lato della strada, hanno aperto Pezzetto. Nome sincero, come l’atmosfera. Niente svolazzi o finti glamour: arredi semplici, dimensioni umane, accoglienza da cucina di casa con meno parenti impiccioni. La carta dei vini non fa la diva, ma quando la sfogli capisci che ha vissuto. Tanta Puglia, parecchia fermentazione spontanea e qualche outsider da oltre confine che non ha bisogno di giacca per farsi rispettare. I cocktail? Solo i fondamentali. Negroni, Americano, Paloma, Gin Tonic. Niente signature con nomi da romanzo fantasy. Qui si beve per davvero, non per fare scena.

 

E poi c’è il cibo, che è il vero protagonista travestito da spalla. Roba che sa di domenica, di festa e di pancia piena. Si parte dal banco con pane, burro e alici, gazpacho salentino e un tagliere che fa il suo dovere. Poi si passa ai piatti seri: ciceri e tria, sagne ncannulate, orecchiette con polpette, frittino misto, panini con cavallo o parmigiana, polpo in pignata. E se hai ancora spazio, c’è pure il dolce della casa. Tutto dichiaratamente pugliese, dichiaratamente buono, e con prezzi che non ti fanno piangere nel conto.

Insomma, Pezzetto non ha bisogno di fuochi d’artificio. Ti conquista come una canzone in dialetto: ti entra in testa, ti resta addosso, e magari ti fa pure ballare un po’.