Pit'sa

A Bergamo, lungo Via Pitentino, Pit’sa nasce da una storia vera, fatta di amore, fragilità e coraggio. Il fondatore Giovanni Nicolussi ha voluto unire due esperienze personali: un fratello con sindrome di Down e un tumore allo stomaco di una persona a lui molto cara. Da lì l’idea di una pizza leggera, digeribile, buona per il corpo e per l’anima — e di un locale dove tutti potessero sentirsi a casa.

Da Pit’sa lavorano ragazzi con sindrome di Down, formati e accompagnati in un percorso professionale autentico, non assistenziale. L’inclusione qui non è una parola, è un quotidianità: quella della frenesia, dei piatti che arrivano al tavolo, del lavoro di tutti i giorni fatto con orgoglio. Il menu è quasi interamente vegetale, con pochissime eccezioni accuratamente selezionate. L’idea però non è quella di un menu di nicchia, bensì parla di rispetto per il corpo, digeribilità ed equilibrio.

Nessun ingrediente è lasciato al caso e tutte le pizze sono caratterizzate da uno straordinario equilibrio nutrizionale, a partire dall’impasto stesso. Ogni pizza è un piccolo esercizio di misura: sapori netti, idee chiare, niente orpelli. Pit'sa non è solo un luogo dove si mangia bene: è un promemoria gentile di come la cucina possa avere anche un’estensione etica e diventare cura.