Filante

“Teniamo alto il gusto” è lo slogan che accompagna Filante, progetto nato nel 2020 con il primo locale a Città Studi e oggi presente anche in Sempione e Porta Genova. La proposta si fonda su un impasto realizzato con farina di tipo 1 e una lievitazione che supera le 24 ore, per ottenere tranci alti, ariosi e digeribili, valorizzati da una crosticina croccante alla base.

Il menu distingue tra Tranci tradizionali e contemporanei. Noi abbiamo optato per la Mangiafuoco, con pomodoro, fiordilatte, salsiccia napoletana piccante e crema di pecorino homemade (a cui si può aggiungere un tocco di 'nduja). Già così è un buon equilibrio di sapori: il piccante è ben dosato, la crema dona profondità senza sovrastare. In aggiunta, abbiamo scelto una Margherita con fiordilatte senza lattosio, opzione disponibile per molte delle proposte del menu.

Il risultato è una pizza “panosa”, ma non soffocante: i topping risultano abbondanti ma proporzionati, e in ogni morso si avverte il giusto bilanciamento tra impasto e ingrediente. La crosticina alla base conferisce la croccantezza senza diventare secca. Per il pranzo abbiamo preso la versione “normale” del trancio: tuttavia, a chi desidera non avere rimorsi consigliamo la versione abbondante, più generosa.

Filante non vive solo di pizza: accanto ai tranci si trovano insalatone, una discreta selezione di dolci fatti in casa e birre artigianali, alla spina o in bottiglia.

Altre sedi, sempre a Milano, in Piazzale Susa 1 e in Via Vigevano 35.