Signum Bar all'Hotel Signum

Salina è incanto. È anche ingrediente, o perlomeno lo diventa, come ci insegnano i drink di Raffaele Caruso, Bar manager del Signum, che da sempre ha respirato l’isola. Quindi, preservati i classici, sempre disponibili, ogni sorso si concentra su fragranze e sapori locali: lo iodio del mare, la vegetazione fiorente, senza privarsi però di contaminazioni.

In un Capparis-Margarita, si fondono questi mondi: spingono la balsamicità e la freschezza del finocchietto e il cappero si apprezza nella sua interezza, intrecciandosi a una base di mezcal, con la sua nota affumicata; un drink che vira su un alto grado di bevibilità, come l’intera carta d’altronde.

Quest’anno c’è tanto spazio anche per bevande fermentate autoprodotte, a bassa gradazione alcolica, o drink analcolici: delizioso il Magma Sour, dai sentori fruttati e un colore lavico, con shrub di lamponi, gin no alcol, limone e foamer. Succosità, pienezza del frutto e un’acidità agrumata che esalta quella sottile del lampone. Ogni cocktail racconta un momento dell’isola. Ogni sorso imprime un ricordo e crea attraverso l’ingrediente, una territorialità da bere.