Il Maratoneta

Siamo a San Lorenzo, in una pizzeria storica riaperta dopo otto anni dallo chef Luciano Monosilio con l’intento di ridare vita a un locale che ha sfamato generazioni di studenti e di romani. L’offerta è semplice e molto gustosa: pizza romana, fritti, antipasti vegetali e dolci classici. A questi si aggiungono i cocktail alla spina di Veleno cocktail bar, una selezione di vini, mentre per le birre ci sono quelle da pizzeria anni ’80. 

In carta non si va oltre la decina di pizze, quasi tutte tradizionali: Marinara e Margherita, una moderna Capricciosa con uovo cremoso marinato con soia come si fa per i ramen e la Maratoneta con salsa rosa e gamberetti, omaggio alla storia del posto. Il pizzaiolo è Matteo Carducci che propone un impasto con un mix di farina tipo 0, tipo 2 e farro monococco, una lavorazione in autolisi e 20 ore di lievitazione, segue una doppia stesura (mattarello e a mano). La pizza scrocchia come tradizione vuole, la fetta si piega per raccogliere il condimento, steso fino al bordo, i topping sono equilibrati, al palato la combinazione risulta leggera e saporita. 

I fritti sono un elogio alla romanità, gli stessi di Luciano Cucina Italiana, da provare: supplì classico con sugo di carne dal sapore intenso e doppia panatura, alici ripiene di ricotta e menta e fiori di zucca fritti, ricchi e filanti.

Un vero salto nel passato e una scelta coraggiosa e controcorrente nel vasto panorama di pizze gourmet. Qui pochi fronzoli e prezzi contenuti.