Lisola

Lisola che non c’era e che ora c’è. Ovverosia: lode a un ristorante-pizzeria di Ischia nato con l’intento di affiancare un grande chef, Nino Di Costanzo, e un grande pizzaiolo, Ivano Veccia, entrambi ischitani e ognuno responsabile e fautore della propria fetta di menu – il primo in cucina, il secondo al forno – in joint venture di pensieri, passioni e azioni promossa dal veneziano Federico De Majo.

Il posto è magnifico: curatissimi e ampi spazi interni che proiettano verso una immensa terrazza rigogliosa di natura e con vista mozzafiato, da quassù, col cielo e mare a far da sfondo. La meraviglia del luogo s’abbraccia all’eccellenza a tavola: Di Costanzo fa il suo, con piatti golosi come Ravioli di coniglio all’ischitana; Veccia propone la pizza in cinque versioni più una - napoletana, alla pala, al padellino, “ripassata”, fritta, poi c’è anche la pizza dolce - sempre godibilissime. Strepitosa nella sua essenzialità è la Lasagna povera (con pomodoro san marzano Dop aromatizzato all’aglio, grana padano, origano, basilico, olio evo), spaziali la ripassata (prima forno a legna e poi elettrico, per rendere l’impasto più croccante) denominata Lisola, con fiordilatte, parmigiano reggiano vacche rosse, scaglie di grana, pomodoro arrosto, prosciutto crudo di nero dell’Aspromonte, pesto di rucola, rucola fresca, pepe, olio evo) e la Bruschetta ischitana, alla pala, con stracciata affumicata, pomodoro cuore di bue appassito nel forno a legna, alici di Cetara, limone e basilico.