Ammasciata

È stata tra le prime pizzerie napoletane nel Cosentino e ha da poco compiuto dieci anni. Il suo giovane pizzaiolo, Luca Tudda, ideatore del progetto, ha avuto le idee chiare fin dall’inizio: portare in Calabria la pizza napoletana secondo disciplinare, ma sposando il territorio e dando una connotazione personale, senza seguire le mode del momento. Nessuna rivisitazione, ma un percorso costante di valorizzazione assoluta della verace napoletana, che si combina con i sapori della sua regione. Un percorso lungo e non sempre facile, ma che l'ha reso riconoscibile nello stile.

Registriamo una sua grande crescita negli ultimi tempi, con sperimentazioni più gastronomiche, ricerca di ingredienti di prossimità, sapori intensi e audaci, maggiore creatività e una visione più alta di ciò che sta sul disco di pasta, fino ad arrivare alle provocazioni gastronomiche, come la Margherita molecolare. E se la Margherita autentica è la sua signature, la recente Bosco calabrese è la pizza che lo identifica in questa scelta di racconto del territorio: una verace napoletana, fatta ad arte, sottile, leggera e senza sbavature, morbida al taglio, scioglievole al morso, caratterizzata da una bella armonia di sapori.

Disponibile anche una in versione senza glutine con basi pizze studiate e preparate dallo stesso Tudda. L’adesione territoriale si riflette anche nella carta dei vini, recente progetto che mette insieme tutte le zone produttive e i diversi vitigni autoctoni regionali.