Berberè - Isola

La magia, intanto, è nell'impasto. Quando si è pigri (e capita, capita), c'è la partita in tv, insomma non si ha proprio voglia di uscire, la pizza in delivery è una prospettiva perlopiù melanconica, "come mi arriverà?", e il dubbio sta soprattutto nella consistenza del disco. Quello di Berberè, da lievito madre vivo e farine semintegrali macinate a pietra, poi lasciato riposare 24 ore a temperatura ambiente controllata tra i 20 e i 24 gradi, giunge a casa meglio di tutti gli altri, ancora croccante nella parte esterna. Prova della sua qualità eccellente e della formulazione studiata anche per reggere allo stress della vita moderna e del trasporto in motorino.

Il resto lo fa il topping, spesso bio e/o da allevamenti estensivi. C'è grande sapienza gastronomica nelle guarnizioni, ne escono piccoli capolavori, eccellente ad esempio la Crudo e burrata che svolta con l'aggiunta di olio all'arancia, equilibratissima la Zucca e funghi, golosa la Tonno e salsa verde...

Dietro a tutto questo sta molta intelligenza: quella dei fratelli Matteo e Salvatore Aloe, che han fondato un piccolo impero della pizza senza deflettere un solo minuto dall'idea di servire soltanto qualità.