I Tigli

La mia pizzeria del cuore è I Tigli di Simone Padoan. Lui non è solo un pizzaiolo, ma un vero cuoco che ha ridefinito il concetto di pizza, trasformandola in un’esperienza gastronomica unica. Quello che lo distingue è l’attenzione maniacale ai dettagli: dalla qualità degli impasti e dei condimenti, alla cura del servizio e alla straordinaria carta dei vini, pensata per esaltare ogni creazione. La pizza che preferisco è quella con piccione e riduzione di Campari, un piatto che va oltre il semplice concetto di pizza: il contrasto tra l’intensità del piccione, dalla cottura perfetta, e le note amaricanti del Campari è bilanciato alla perfezione, regalando un’esperienza complessa e sorprendente. È la dimostrazione di come si possano superare i confini della tradizione, senza mai perdere di vista l’equilibrio e il piacere della convivialità.
Giuseppe Iannotti

Sono innamorato degli impasti di Simone Padoan, così studiati e leggeri. E poi i topping: invece dei soliti ingredienti, il pesce crudo, o un petto di piccione, o le verdure dell’orto. Secondo me è il primo e vero rivoluzionario della pizza, senza togliere nulla a un altro grande come Franco Pepe. Ma Padoan è stato un precursore, ha lanciato il concetto delle pizza contemporanea, oggi dobbiamo a lui se c’è tutta questa attenzione nei confronti delle lievitazioni, delle idratazioni, della digeribilità. E poi mi piace molto un'altra sua innovazione, l'idea delle pizze in condivisione al tavolo. Ho una sua pizza preferita in assoluto: impasto al mais, gambero e burrata. Quando vado a I Tigli, lascio fare, «Simone, assaggio tutto quello che vuoi», ma la Gamberi e burrata non può mai mancare, faccio il viaggio da Trieste a San Bonifacio apposta!
Matteo Metullio