Rita

Ha raggiunto e superato il considerevole (per Milano) traguardo dei vent’anni dall’apertura, ma resta sempre in movimento con nuove idee e drink list che sono spesso dei piccoli oggetti di design editoriali il Rita. L’american bar che ha fatto la storia della mixology milanese contemporanea – quella degli ingredienti freschi e delle infusioni, distillazioni e lavorazioni in laboratorio – guarda oggi allo spreco zero e oltre.

Le liste, tematiche e diciamo pure concettuali, sono frutto di uno studio approfondito. La più recente, Rita Design Collection, è un omaggio agli oggetti icona dell’epoca del boom economico milanese, dall’Arco dei fratelli Castiglioni (una miscela di Blended Scotch nobile, sciroppo di gelsomino, liquore di sambuco, pera e Tequila) a Discovery di Ernesto Gismondi (un Highball a base di gin, bergamotto, yuzu, aneto e cedrata Tassoni con all’interno un bottone nero di gelatina che richiama il disco della lampada).

Non si esce digiuni, attingendo a un menù piuttosto ampio che parte dal toast e termina con il Diaframma di Angus con patate al forno e toma grattugiata.