Yapa

La cosa che colpisce di più di Yapa è il suo approccio naturalistico al food e alla mixology, il suo
legame con una sincerità e immediatezza che lasciano il segno, a cominciare dal significato del suo
nome che nella lingua quechua del Sudamerica rimanda al mercato e ai suoi venditori, perché
significa “in aggiunta, in regalo”.

Interessante il concetto di pairing del food con i cocktail, grazie alla collaborazione dello chef e
patron Matteo Pancetti con Matias Sarli che ha realizzato una lista di drink in abbinamento ai
piatti creativi della cucina, utilizzando anche infusi realizzati con essenze di piante e fiori.

Trovo che la matericità di Yapa, che si ispira alla terra e i suoi colori, ricordi un po’ le sale del
ristorante Famiglia Rana, con un gioco di sfumature e sensazioni che fa sentire l’ospite subito a
proprio agio. Così come i dettagli che uniscono anche visivamente sala e cucina, rendendoli un
unico ambiente, ad esempio la scelta di avere le divise tutte uguali.