Grotta Azzurra

Cristian Marasco è un campione troppo poco riconosciuto. Al suo locale potrete incrociare comitive vocianti di amici, manovali dai vestiti impolverati, in pausa pranzo, che divorano piattoni di Scialatielli alla pescatora, poi professionisti che si gustano il pescato del giorno, e buongustai pizza lovers, attirati a Merate dall’anima profonda della Grotta Azzurra: vi si addenta una pizza meravigliosa, in cinque diversi impasti.

Conviene farsi attirare dal menu degustazione, che fornisce un saggio di tutto ciò che Marasco sa proporre sempre al meglio: pizza fritta, contemporanea alta, rustica bassa, bassa “agricola”, romana. Leccornia dopo leccornia, ecco la Selvaggia, impasto “agricolo” («Ci ho messo due anni per realizzarlo, è un mix di farine tra le quali segale e malto, con lievito madre») con fiordilatte, crema di burrata al limone della Costiera Amalfitana, porro arrosto, tartare di salmone con maggiorana, zest di limone della Costiera, briciole di tarallo.

Pazzesca la fritta Baciata di manzo, con fiordilatte di Agerola, crema di tartufo nero, gorgonzola dolce Dop, carpaccio di manzo, porcini, rucola selvatica e grana padano. Poi la Anima mediterranea (pomodoro spadellato, aglio rosso di Nubia, cappero di Salina sott’olio, filetto di alice di Cetara, olive di Gaeta, basilico fresco, origano selvatico siciliano, olio evo italiano) ti spiega tutto il lusso della semplicità.

Grotta Azzurra - con una proposta più semplice - è anche in Via Como 9, a Bonate Sopra (Bergamo)