11-05-2011

Quel ramo (di birra) del lago di Como

Un tour attorno al Lario per scoprire alcuni dei migliori microbirrifici d'Italia. A partire da Lurago Marinone

Tipopils alla spillatura. Le pilsen sono protagoni
Tipopils alla spillatura. Le pilsen sono protagoniste al Birrificio Italiano di Lurago, il weekend del 14 e 15 maggio, giorni del Pils Pride

In tanti pensano che attorno al lago di Como esista un triste deserto enogastronomico. Tra risotti al persico con pesce extracomunitario (originario del Nilo) e spaghetti allo scoglio surgelati riscaldati in qualche pseudo-ristorante in riva al Lario, la situazione non è certo allegra, anche se qualche timido segnale di ripresa c’è. Meglio berci sopra. Con tanta buona birra. Perché da qualche anno si registra una crescita esponenziale delle birre artigianali di qualità. E in tal senso di buono ce n’è tanto, attorno al lago di Como.

L’epicentro del movimento è certamente Lurago Marinone. È qui che è sorto il primo microbirrificio della Lombardia, nonché uno dei primi tre d’Italia: era il 3 aprile 1996. Una data che non dimentica di certo Agostino Arioli, mastro birraio del Birrificio Italiano, una colonna dell’arte brassicola italiana. La sua passione era iniziata da piccolo, e nel 1986 aveva cercato di fare la sua prima birra in casa. Con risultati negativi, però. Così dopo dieci anni di studio, ricerca ed esperienze in giro per il mondo, ha  aperto il Birrificio a Lurago, nello stabile dell’ex cooperativa agraria. Negli anni il successo è cresciuto, tanto da dover cambiare impianto, aumentare la capacità e prospettare anche una nuova sede di produzione, a pochi chilometri di distanza. Cosa non deve mai cambiare, per un amante della birra, è la Tipopils, una vera icona per gli appassionati di luppolo e malto: è più di una semplice “pils”, con un profumo eccezionale e una bevibilità grandiosa. Tra l’altro, il weekend del 14 e 15 maggio celebra il genere brassicolo proprio a Lurago con il Pils Pride 2011. Tra le birre storiche del santuario ricordiamo poi la Bibock e la Amber Shock, due certezze, senza dimenticare Vudù e Cassissona.

Nel panorama italiano e lariano splende almeno un’altra stella, ovvero quel Beppe Vento che, assieme al suo braccio destro Simone Gabaglio, sta continuando a raccogliere premi con le sue birre ricche di luppolo e profumi. In questo caso ci troviamo a Olgiate Comasco, nel capannone del Bi-Du di via Torino. L’impianto ha appena compiuto un anno di vita, ma la prima produzione risale al 2002, quando il birrificio si trovava nella piccola Rodero. Per molti, Beppe Vento è il classico esempio di genio e sregolatezza: la sua mente è sempre in azione alla ricerca di nuove ricette per birre che abbiano sempre carattere. Non per altro lo slogan del Bi-Du è «Rivoluzionari del luppolo». Una sorta di mania che ha condotto Vento a produrre la Rodersch, una chiara in stile kolsch con tanto profumo e tanto amaro, la ArtigianAle, una strong ale dalla bevibilità fantastica, e la Confine, una scura in stile porter che non delude mai. Queste sono le “fisse”, alle quali se ne aggiungono altre 17 stagionali. Scusate se è poco.

Ma i birrifici in provincia di Como non sono finiti. Segnaliamo, per esempio, il Doppio Malto di Erba: ispirato da una sua esperienza canadese, Alessandro Campanini ha voluto dare una propria interpretazione alla produzione della birra, con buoni risultati, come dimostrano i premi fino a qui raccolti. Quella che forse ha raccolto più riconoscimenti è la Zingibeer, una birra allo zenzero. Nel capoluogo lariano c’è anche il Birrificio di Como, dove il mastro birraio Andrea Bravi propone birre di discreto livello, come la Roxanne, un’ambrata da 6% vol. non eccessiva. È nato da poco, poi, il Quarto d’Ora Granata, con chiari e voluti riferimenti alla passione per il calcio e per il Torino della proprietà. Birre in riva al lago per il Birrificio di Menaggio in via Roma 11, +39.0344 344999, anche questo di recente apertura all’interno del lido. C’è poi il Wismar a Bulgarograsso, con una produzione semi-industriale.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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