25-06-2012
La giuria al completo della S.Pellegrino Cooking Cup 2012. In alto svettano il modenese Massimo Bottura e lo svedese Daniel Berlin, young chef of the year dell'edizione precedente. In basso, da sinistra, il franco-argentino Mauro Colagreco, l’olandese Sergio Herman, seminascosto il russo Dimitry Shurhsakov, il sudafricano Luke Dale Roberts, la presidentessa di giuria Francesca Romana Barberini, il mestrino Franco Favaretto, il cinese Johnny Gu e il torinese Davide Scabin (foto MyChef.tv e Zanatta)
A spasso tra i canali di Venezia. Esclusa l'estemporanea grandinata di domenica 24, la dodicesima edizione della S.Pellegrino Cooking Cup ha regalato un clima memorabile
Globetrotter, signature dish di Lorenzo Cogo alla Cooking Cup 2012
Il signature dish di Martin Volkaerts, belga dell'Air du Temps
Aragosta con vinaigrette d’ostrica e quinoa croccante, piatto che è valso a David Frenkel del Pronto di Tel Aviv, Israele, il People Choice’s Award 2012
Dumpling di lardo e gamberi con asparagi, tartufi di mare e erbe estive, signature dish di Richard Ousby del Quay di Sydney, Young Chef of the Year 2012
Bietola di sgombro con crema d'aglio, piselli e riso saltato, il piatto cucinato in mare dal vincitore Richard Ousby
La pietanza disegnata sabato sera da Jacob Holmstrom del Gastrologik di Stoccolma: un viaggio attorno al salmone che ha convinto tutti i giurati (e che gli è valso il secondo posto finale)
Daniel Berlin, Massimo Bottura, Davide Scabin, la foodblogger Lydia Capasso, Mauro Colagreco e Franco Favaretto valutano i piatti in gara nella hall del Molino Stucky Hilton di Venezia, teatro della prima sera dell'evento
Particolare del piatto del giovane cuoco russo in concorso: Anatoly Kazakov del Bon di Mosca
Domenica mattina, tutti i cuochi al mercato del pesce di Rialto a cercare gli ingredienti del Mystery Basket con cui comporre la ricetta a bordo
Delizie a Rialto
Il plotone di erbe aromatiche acquistate a Rialto da Lorenzo Cogo prende il largo sul watertaxi
Si comincia (cucinando e strambando)
Nuvoloni all'orizzonte
Nuvoloni all'orizzonte bis
Giuria a tavola a bordo del Timoteo, barcone attraccato all'isola di San Giorgio cui arrivano tutti i piatti cucinati dai concorrenti in barca. Si riconoscono Francesca Barberini, presidente del cook panel, Luke Dale Roberts, Davide Scabin e Mauro Colagreco
Massimo Bottura e Daniel Berlin
Lorenzo Cogo rifinisce i dettagli del suo Sgrombro a bordo da recapitare ai giurati
Massimo Bottura guarda il mondo da un oblò del Timoteo
Lorenzo Cogo intervistato da Elvio Gorelli
David Frenkel intervistato da una giornalista connazionale
Relax post-regata
Mauro Colagreco e Davide Scabin
Elvio Gorelli, Massimo Bottura e Jonny Gu
I fratelli Emanuele e Michela Scarello, protagonisti assoluti della cena di gala alla fondazione Cini
Emanuele Scarello e Franco Favaretto, quest'ultimo giurato e cuoco del Baccalà Divino a Mestre
I giovani contendenti della S.Pellegrino Cooking Cup 2012 in attesa del responso
And the winner is... Richard Ousby, in foto raggiante con tutto il team australiano, peraltro vincitore della regata assoluta
I giurati Sergio Herman, Dmitry Shuhrsakov, Luke Dale Roberts e Jonny Gu sul palco della fondazione Cini
Titoli di coda sulla S.Pellegrino Cooking Cup 2012
Tanto grandinò che vinse l’Australia. A uscire braccia alzate dalla cambusa in tempesta della S.Pellegrino Cooking Cup 2012 è Richard Ousby, uno che vede il mare infrangersi ogni giorno sull’Opera House di Sydney dai finestroni del Quay, covo di quel geniaccio di Peter Gilmore. Mai in 12 anni il tasso di difficoltà è stato tanto elevato: a inizio esecuzione, in mezzo al mare, sono arrivati nuvoloni neri e onde da cartone animato, pioggia orizzontale e chicchi di grandine grossi come dumpling. Che però sono proprio una specialità di Ousby, bravo ogni giorno a far la spola tra cucina identitaria australiana e onnipotenti effluvi al vapore che cascano dall’Asia al piano di sopra.
Il ragazzone 29enne, originario di Brisbane, aveva già fatto spellare le mani ai giurati la sera del pre-gara quando, nella prima contesa tra i 10 coetanei - italiano, cinese, russo, israeliano, svedese, siriano-emiratese, belga, olandese e lussemburghese - aveva strappato applausi per il suo signature dish, il piatto firma, un Dumpling di gambero e lardo con asparagi, tartufi di mare e erbe estive, che aveva fatto esclamare a Bottura, Colagreco, Scabin & co «questa è vera cultura del prodotto!», stesso peana che avvolgeva la Genesi del salmone dello svedese Jacob Holmstrom del Gastrologik, secondo nel ranking globale dello Young chef of the year 2012, frutto della somma combinata tra signature dish e prestazione a bordo.
Lorenzo Cogo e Richard Ousby, terzo e primo classificato nella dodicesima edizione della S.Pellegrino Cooking Cup
Nota finale ancora per l’Australia perché il team della barca aussie su cui cucinava Ousby si è aggiudicato anche il S.Pellegrino Cooking Cup Trophy, quello relativo alla regata in sé, primato che non sorprende perché in linea con la leadership velistica del paese, citato a ripetizione nell’albo d’oro dell’America’s Cup (ma una sola volta in quello della S.Pellegrino Cooking Cup: da ieri). Morale: una splendida due giorni nel segno della cucina avventurosa giovane che è ancora più efficace raccontare con la fotogallery che segue.
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt