22-02-2012

Che pizza

Negli scatti di Brambilla/Serrani, 12 splendidi esemplari visti al congresso di Identità Milano

La pizza Elogio al maiale di Roberto Pongolini de

La pizza Elogio al maiale di Roberto Pongolini de La Cucina di Roberto a Felino (Parma). Il prosciutto, ricavato da suini allevati in semilibertà, è stagionato 5 anni. Farina utilizzata: Petra3 di Molino Quaglia (foto del servizio: Francesca Brambilla/ Serena Serrani)

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona

Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan

La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice

Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè

La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico

In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»

La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela

La margherita di Giuseppe Giordano del Piedigrotta 2 Express di Alessandria. Genitori dalla Costiera amalfitana e casa in Piemonte, è l'inventore del Pizz'ino

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela








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La Mastunicola, pizza del Seicento rivitalizzata da Franco Pepe di Caiazzo (Caserta). Progenitrice della margherita, senza pomodoro, la sua ricetta antichissima dice: lardo di maiale Nero Casertano, pepe, basilico e pecorino Conciato Romano

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Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








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Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela








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Ancora da Franco Pepe, la Riccia: calzone con scarola riccia cruda, acciughe di cetara, olive caiazzane e capperi

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Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela








La margherita di Giuseppe Giordano del Piedigrotta 2 Express di Alessandria. Genitori dalla Costiera amalfitana e casa in Piemonte, è l'inventore del Pizz'ino








La Mastunicola, pizza del Seicento rivitalizzata da Franco Pepe di Caiazzo (Caserta). Progenitrice della margherita, senza pomodoro, la sua ricetta antichissima dice: lardo di maiale Nero Casertano, pepe, basilico e pecorino Conciato Romano








Ancora da Franco Pepe, la Riccia: calzone con scarola riccia cruda, acciughe di cetara, olive caiazzane e capperi

Jon Pollard, pizzaiolo al Pizza East di Londra ha presentato la sua versione con polpette di vitello, prosciutto e panna montata. Panna montata? «Già. Sembra un'eresia ma vi stupirà». Almeno, in Inghilterra la pensano così

Per leggere tutta la cronaca della giornata di Identità di pizza, clicca qui. Sotto, 12 splendide pizze interpretate dagli scatti di Francesca Brambilla e Serena Serrani

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona

Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan

La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








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Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè

La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico

In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»

La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela

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Mezzogiorno in mezzo all’orto, ovvero Crema profumata di latte, radicchio tardivo di Treviso, puntarelle e castraure. Una pizza firmata dal superduo Corrado Assenza, Caffè Sicilia di Noto (Siracusa), e Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio, Verona








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La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








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La Mastunicola, pizza del Seicento rivitalizzata da Franco Pepe di Caiazzo (Caserta). Progenitrice della margherita, senza pomodoro, la sua ricetta antichissima dice: lardo di maiale Nero Casertano, pepe, basilico e pecorino Conciato Romano

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Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela








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La Mastunicola, pizza del Seicento rivitalizzata da Franco Pepe di Caiazzo (Caserta). Progenitrice della margherita, senza pomodoro, la sua ricetta antichissima dice: lardo di maiale Nero Casertano, pepe, basilico e pecorino Conciato Romano

Ancora da Franco Pepe, la Riccia: calzone con scarola riccia cruda, acciughe di cetara, olive caiazzane e capperi

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Dolce pizza con toma di ragusano e le sue dolci complicità: marmellata di pompelmo rosa e peperoni grigliati canditi. Un'altra soluzione a cavallo tra il dolce e il salato firmata da Corrado Assenza e Simone Padoan








La Salsiccia e cipolla di Beniamino Bilali del Berberè di Castel Maggiore (Bologna). Una pizza del territorio stesa in maniera tradizionale e semplice








Il Sole d'Inverno, ancora di Beniamino Bilali: più estrosa della precedente, unisce chips di pancetta, quenelle di albume di uova di quaglia e i tuorli resi più consistenti dopo una lavorazione in forno. «È la pizza che entra in cucina e la cucina che lavora per la pizza», ha spiegato il giovane bolognese del Berberè








La montanara fritta di Enzo Coccia, titolare de La Notizia, due insegne in via Caravaggio a Napoli. In questo caso, il topping è composto da pomodorini del Piennolo, provola di Bufala, pecorino e basilico








In alto, la brioche fritta di Enzo Coccia. Il ripieno può ospitare ricotta di bufalo e foglia di limone sorrentino oppure provola e San Marzano. Coccio ha parlato di mezzelune e i battilocchi. «Come faccio a conoscere questi termini? Ascolto i più anziani, depositari delle antiche tradizioni più dei libri»








La Pizza del Venerdì di Massimo Gatti de I Due Gatti, pizzeria a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. È una pizza che sfrutta la dolcezza naturale dei suoi ingredienti. I clienti al tavolo possono scegliere gli ingredienti per condirsela








La margherita di Giuseppe Giordano del Piedigrotta 2 Express di Alessandria. Genitori dalla Costiera amalfitana e casa in Piemonte, è l'inventore del Pizz'ino








La Mastunicola, pizza del Seicento rivitalizzata da Franco Pepe di Caiazzo (Caserta). Progenitrice della margherita, senza pomodoro, la sua ricetta antichissima dice: lardo di maiale Nero Casertano, pepe, basilico e pecorino Conciato Romano








Ancora da Franco Pepe, la Riccia: calzone con scarola riccia cruda, acciughe di cetara, olive caiazzane e capperi

Jon Pollard, pizzaiolo al Pizza East di Londra ha presentato la sua versione con polpette di vitello, prosciutto e panna montata. Panna montata? «Già. Sembra un'eresia ma vi stupirà». Almeno, in Inghilterra la pensano così


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Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Francesca Brambilla

fotografa dal 1999, si specializza da subito nel mondo del food, dell'editoria, della ristorazione e della pubblicità. Dal 2006 ha inizio il suo percorso professionale con Serena Serrani. Autrice degli scatti di numerose e importanti pubblicazioni, dal 2017 scrive anche per la Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Instagram @bramby

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