15-11-2013
Christian Milone della Gastronavicella della Trattoria Zappatori di Pinerolo (Torino) in uno scatto di un anno fa, quando vinse la seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, riservato alla cucina alla birra. Come reward Milone ha scelto 3 viaggi in altrettanti templi d'alta cucina d'Europa: l'Astrance a Parigi, il Noma di Copenhagen e El Celler de Can Roca a Girona. A pochi giorni dalla finale della terza edizione, 18 novembre a Roma, il vincitore ci racconta l'esperienza (illuminante)
"Il vincitore del secondo Premio Grand Cru Birra Moretti è... Christian Milone". "E ora?", ho pensato. Attimi di panico. Salgo sul palco, stringo le mani, ringrazio, sorrido per i fotografi e snocciolo poche parole confuse ma sentite. Poi cerco un angolo appartato: mi sciolgo, un po’ per stanchezza, un po’ per tensione e un po’ perchè non mi capita spesso di vincere qualcosa...
Vincere, appunto: oltre alla gloria e alla soddisfazione c’è un premio. Vero, tangibile. Ho pensato che non ero mai stato a mangiare all'estero in un ristorante stellato. Ho pensato allo scarso tempo libero che abbiamo da vivere assieme io e mia moglie Manuela. Ho pensato alla mia passione per i viaggi e per le culture diverse. E quindi, tra le varie opzioni che avevo, ho scelto quella di andare a mangiare in tre dei più importanti ristoranti al mondo: a Parigi all'Astrance di Pascal Barbot, a Copenhagen al Noma di Renè Redzepi e a Girona al Celler de Can Roca dei fratelli Joan, Jordi e Josep.
Pascal Barbot, l'Astrance a Parigi
Via a Parigi. Una mitragliata di monumenti e bella vita, alcune fregature in locali infimi (non si vive di soli tre stelle!) e poi lui, Barbot. Cucina francese moderna, grandi materie prime e controllo millimetrico delle cotture: tutto ciò che ti aspetti da un ex enfant transalpino in un clima stranamente rilassato, con tavoli ravvicinati e camerieri friendly. Per anni ho fantasticato sui tre stelle di Francia e, ora che ci sono, quasi non ci posso credere. Neanche il tempo di mettere a fuoco tutte le emozioni ed eravamo già in volo per Copenhagen.
Città stupenda che ti invita al contatto con la natura (abbiamo scarpinato per 90 km in quattro giorni). Hotel in posizione strategica di fronte al Noma. Il Noma, hai capito?! Lì è partita la rivoluzione della cucina nordica! Manca ancora un giorno al pranzo ma non resistiamo e andiamo in perlustrazione... Prime timide foto al Nordic Food Lab, e poi una capatina a Christiania. I miei ragazzi mi avevano detto: «Chef, se torna senza essere stato a Christiania le togliamo il saluto». E io: «Cristia... che??». Cosa sia non mi è chiaro nemmeno ora, ma ci siamo tornati anche i giorni successivi :-).
Renè Redzepi, Noma, Copenhagen
Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
a cura di
classe 1979, chef della Gastronavicella dellaTrattoria Zappatori a Pinerolo (Torino). E' il vincitore della seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru