21-04-2015
Antonio Guida e Federico dell’Omarino, rispettivamente chef ed executive sous-chef dell'insegna gourmet che dovrebbe aprire entro giugno all'interno del Mandarin Oriental di via Andegari 9 a Milano (l'ingresso del ristorante sarà anche in via Monte di Pietà 18). Entrambi reduci da una lunga esperienza nelle cucine delll'Hotel Pellicano di Porto Ercole, 2 stelle Michelin, sono a Milano per ambire al massimo. Il restaurant manager sarà Alberto Tasinato
Nella ridda di aperture milanesi Expo-oriented, è forse il debutto più atteso. Atteso dai cittadini e dai turisti che transiteranno su Milano perché segna lo sbarco in Italia di Mandarin Oriental, gruppo cinese di hotellerie di lusso già presente in 24 paesi del mondo tra Asia, Americhe ed Europa. Sull’Italia sventolerà il prossimo ventaglio (mentre a Marrakech c’è una seconda apertura imminente).
Ma è un progetto atteso soprattutto da noi amanti della buona tavola intanto perché la compagnia vanta in proporzione il maggior numero di ristoranti con stella Michelin: se i calcoli non ci ingannano, nel mondo sono in tutto 16 (le 2 più celebri? Quelle del Dinner di Heston Blumenthal a Londra-Knightsbridge). E poi perché al timone, lo sappiamo da luglio scorso, ci sarà Antonio Guida, il formidabile cuoco che si è già arrampicato fino alla doppia stella Michelin sul dorso del Pellicano, all’Argentario. Negli ultimi anni, il toto-terza stella includeva puntualmente il suo nome.
Il rendering della corte del bar bistrot
Il piano di ristorazione prevede ristorante fine dining e bistrot, entrambi al piano terra. Il primo avrà il suo ingresso al civico 18 di via Monte di Pietà e si svilupperà a “elle” attorno a una corte esterna, popolabile anche d’inverno. Il progetto, firmato dall’architetto Antonio Citterio, prevede tanto legno e marmi di 15 tipi diversi, secondo la logica ferrea del Mandarin di dar sempre valore sempre alle materie prime simbolo del paese ospitante.
Mattia Pastori, pavese: sarà il bar manager
Chi ci sarà nei posti chiave? Il restaurant manager è Alberto Tasinato, fresco reduce dall’apertura di Berton e vecchia conoscenza (“vecchia” per modo di dire: non ha neanche 30 anni) della ristorazione meneghina (Al V Piano, Trussardi alla Scala ancora con Berton) e di Guida stesso (lavorò al Pellicano nel 2008). Tasinato sarà affiancato dal sommelier Ilario Perrot.
Luca Finardi, general manager del Mandarin Oriental, già al Grand Hotel Timeo di Taormina (Messina)
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt