13-06-2014
Cesare Prandelli in un frammento dello spot "Io Mangio italiano", girato per sostenere i prodotti alimentari nazionali. Il ct della nazionale azzurra cura maniacalmente la dieta dei 23 convocati in Brasile. Funzionerà? La prima risposta è attesa nella notte tra sabato e domenica, al debutto contro l'Inghilterra (L'intervista che segue è stata pubblicata sulla rivista svedese Fool numero 4, www.fool.se)
Il mingherlino Gianni Rivera che a fine partita si divora un maxi-panino al salame per ridarsi le forze. I calciatori di Zdenek Zeman che, lingua di fuori, svuotano il frigo alla fine degli allenamenti massacranti. Il cuoco degli azzurri che, in uno spot del 2007 rassicura: «I campioni del mondo? Al mattino mangiano frutta, latte, pane e Nutella». Sono passati pochi anni ma è già il mesozoico dell’alimentazione sportiva. Perché oggi la nazionale azzurra si affida al lavoro scientifico di un equipe di nutrizionisti e dietisti. Sono orientati da un imperativo: «I Mondiali in Brasile si vincono prima di tutto a tavola». E li guida la dottoressa Elisabetta Orsi, titolare di Qi Studio e da pochi mesi consulente della Federazione Italiana Gioco Calcio. Si occupa di nutrizione sportiva da più di vent’anni: ha lavorato col Milan di Arrigo Sacchi – visionario anche nel pressing gastronomico – e curato la preparazione di atleti impegnati in maratone estreme in Alaska e nel deserto, di ciclisti e biker. Dottoressa, qual è il suo compito principale nel team della Nazionale? Impostare il piano alimentare di tutta la prima squadra e, dove necessario, suggerire protocolli individuali in collaborazione con lo staff medico. Com’è cambiato il mestiere negli ultimi 20 anni? Le regole sono sempre quelle ma l’approccio è molto, molto più cosciente. Grazie anche a una rinnovata cultura alimentare che oggi arriva a tutti i livelli. Qual era l’errore più frequente che si faceva una volta? I tempi e le scelte di alimentazione: il quando e il cosa mangiare non erano considerati un fattore determinante per il successo della performance. Quante persone lavorano oggi nel suo staff? Tante. C’è chi si occupa degli esami valutativi: antropometrie, bioimpedenza, stress ossidativo, intolleranze… Medici sportivi e biologi che seguono la parte dell’elaborazione dati e la predisposizione dei manuali. E preparatori atletici, che effettuano test specifici e predispongono i piani di allenamento. Poi massoterapisti, direttori d’orchestra, segretarie…
Elisabetta Orsi, nutrizionista della nazionale italiana
La copertina di Fool Magazine numero 4, tutto dedicato all'Italia. Pubblicato in lingua inglese, il progetto è firmato dagli svedesi Per-Anders e Lotta Jörgensen
LA RISOLLEVEREMO? Materazzi con la Coppa nel 2006
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt