03-05-2022
Bruna e Rossella Cerea, madre e figlia quintogenita di Da Vittorio, 3 stelle Michelin a Brusaporto, 2 stelle a St Moritz (Svizzera) e altre a 2 a Shanghai (Cina)
Incontriamo Bruna e Rossella Cerea a Identità Golose Milano, poco prima della presentazione del libro Le stelle Michelin in Italia. Non ci facciamo sfuggire l’occasione di intervistare due protagoniste di una delle storie più longeve e felici dell'alta ristorazione italiana. «Non sono molto abituata a rilasciare interviste», avverte Bruna, 81 anni, 56 dei quali spesi al servizio di Da Vittorio, prima a Bergamo città e poi a Brusaporto «Ai miei tempi non si leggeva così tanto di storie e persone legate alla ristorazione. C’erano meno giornalisti, meno televisione». Era meglio o peggio? Meglio! (sorride). Era tutto più semplice. Ci si alzava al mattino, mio marito si metteva ai fornelli, provava e usciva una ricetta per il ristorante. Come vi eravate conosciuti? Era il 1960. Gestivo un negozio di frutta e verdura a Bergamo. Alla sera io e mia sorella andavamo al cinema. A mezzanotte era tradizione fermarsi a prendere una tazza di cioccolata al Caffè Orobica, che Vittorio gestiva da qualche tempo coi 2 fratelli e la sorella, in via Roma (oggi viale Papa Giovanni XXIII, ndr). Faceva il barista. Prima aveva lavorato al Nazionale, un locale molto popolare a Bergamo e poi al Balzer. Non aveva mai gestito niente di suo. Conquistai mia suocera mandandole qualche primizia dal nostro negozio. Allora usava così. Sposai Vittorio nel 1963. Chi cucinava dei due? Lui. Ha sempre avuto la vocazione, gli piaceva tantissimo. Ai tempi dell’Orobica cucinava gli arrosti a casa, li portava al caffè e li affettava al tavolo. Erano oltre 60 anni fa. Non lo faceva ancora nessuno.
Bruna e Vittorio Cerea, sposi nel 1963
La sede storica di Da Vittorio, inaugurata a Bergamo città il 6 aprile 1966
Da sinistra, Francesco, Bobo, Chicco, Vittorio, Bruna e Rossella Cerea in una foto d'archivio. Assente nella foto, la terzogenita Barbara, responsabile della Pasticceria Cavour 1880 a Bergamo città (foto L'Eco di Bergamo)
Uno scorcio della Cantalupa di Brusaporto (Bergamo), la sede attuale di Da Vittorio, inaugurata nell'agosto del 2005
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
La splendida vista dalla terrazza del Ristorante Zù
I PACCHERI ALLA VITTORIO E LA SCARPETTA - «Ci sono ancora clienti che, alla fine, sono quasi intimoriti, alcuni chiedono timidamente: "Ma possiamo fare la scarpetta? Davvero? È permesso?". Certo che è permesso!», dice Chicco Cerea