20-03-2019
Carmine Di Donna, classe 1979, nato a Torre del Greco. È il pastry chef della Torre del Saracino di Vico Equense. Sul palco di Identità Milano, nella sezione Pasticceria italiana contemporanea, lunedì 25 marzo alle 16,40 in sala Blu 1
Carmine Di Donna è senza dubbio un pasticciere curioso, che ama mettersi in gioco, osservare e sperimentare; ha una visione concreta e attuale della pasticceria, che in questi ultimi anni ha sempre più assunto un legame intimo e profondo con il mondo della cucina. Le diverse innovazioni tecnologiche, le nuove tecniche di lavorazione, oltre al cercare di ridurre sempre più gli zuccheri, sono tra i segni tangibili di questo cambiamento. Nella sua visione di pasticceria è necessario creare e impostare un dessert con elementi che abbiano diverse strutture e puntare all’ottimale bilanciamento tra le giuste acidità, ma è altresì fondamentale restare con i piedi ben saldi per terra. Per lui «tutto parte dalla tradizione, se non c’è questo fattore non c’è evoluzione».
Classe 1979, nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, Di Donna ne ha fatta di strada da quando, bambino, ha iniziato a muovere i primi passi nella pasticceria di famiglia, lasciandosi conquistare dai colori e dai profumi della tradizione napoletana.
Carmine Di Donna
La sua formazione professionale è infatti molto ampia; dopo aver frequentato l'Istituto alberghiero, desideroso di una propria indipendenza ha affrontato una faticosa gavetta a Manchester, a cui hanno fatto seguito esperienze lavorative sulle navi da crociera e successivamente presso alcuni tra i più prestigiosi hotel della Campania. Il Mezzatorre di Ischia - dove ha avuto il piacere di affiancare un grande chef professionista ed amico, Vincenzo Guarino - e successivamente il Grand Hotel Excelsior Vittoria a Sorrento, restano tra le esperienze che lo hanno plasmato maggiormente.
Gianluca Fusto, Francesco De Padova (secondo pasticcere alla Torre del Saracino), Carmine Di Donna, Gennaro Esposito
Il successo è stato conseguenza di tutto ciò che abbiamo descritto. Nel 2015 è arrivato il riconoscimento più significativo alla sua carriera, quando ha assunto la guida della pasticceria della Torre del Saracino di Vico Equense, il local bistellato dello chef Gennaro Esposito. Diverse prospettive gli si sono aperte davanti da quel momento e nel marzo 2017 è anche entrato a far parte della prestigiosa Accademia Maestri Pasticceri Italiani.
Splendida vista dalla Torre del Saracino
Terra mia
Un modo diverso di vedere la pastiera
Crema catalana alla liquirizia con fonduta di provolone del Monaco, limone candito e noci di Sorrento
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino