19-01-2019
Per uomini e donne il 30° compleanno è quello delle riflessioni, l’occasione per tirare le somme della giovinezza ed entrare (più o meno) ufficialmente nel mondo degli adulti. Il trentennale di un’istituzione, invece, è il riconoscimento di una professionalità e di un ruolo.
E il 30° anniversario de L’École Valrhona è il simbolo perfetto di tutto questo. «I trent’anni de L’École Valrhona rappresentano il consolidamento di un percorso e di una filosofia che sposa appieno il “credo” di un’azienda pioniera di un cambio di visione. Abbiamo messo in primo piano la formazione», dice Igor Maiellano, direttore di Valrhona Italia.
Nella “scuola madre” lavorano più di trenta formatori e tanti altri si aggiungono nelle altre scuole Valrhona che, nel frattempo, sono sorte a Parigi, Tokyo e New York. Tra questi ci sono il pasticciere Gianluca Fusto - da 16 anni legato all’azienda francese, prima come dipendente formatore e oggi come “ambassador” - e i gelatieri Paolo Brunelli e Andrea Bandiera. «Dall’inizio del 2019 si è aggiunto anche Franco Ascari, che sarà il responsabile del nuovo hub Valrhona di Milano, la cui inaugurazione è prevista a novembre al World Join Center ambrosiano».
Prenderanno il via il 26 gennaio al Sirha di Lione con una grande festa. I festeggiamenti continueranno per tutto l’anno nella Cité du Chocolat di Tain-l'Hermitage e si concluderanno a novembre in Italia con l’inaugurazione, appunto, del laboratorio di Milano che diventerà il punto di riferimento italiano della formazione.
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile