27-10-2018
Yusuke Aoki e Ettore Beligni, rispettivamente primo e secondo all'edizione 2018 a New York del C3 Valrhona, concorso a tutto cioccolato nella pasticceria per la ristorazione. Foto di Paolo Marchi
Epilogo con sorpresa lunedì 22 ottobre a New York. Con sorpresa perché dieci anni fa non vi avrebbe fatto caso nessuno, adesso sì e così quella bottiglietta piena di un qualche ingrediente, gettata nel bidone della spazzatura durante la finale del concorso C3 Valrhona, è costata la vittoria a Ettore Beligni. Una volta non si prestava attenzione a eventuali scarti, a quanto non veniva recuperato perché fosse usato in seguito, contava quanto veniva portato alla giuria, non il percorso a monte, ma i tempi cambiano e la giuria tecnica ha sanzionato il concorrente italiano che si è consolato con il secondo premio, di 2mila euro. Ovviamente per la serie meglio che niente, ma il secondo soffre sempre per essere andato più vicino di tutti gli altri all’oro.
Il volto sorridnete della vittoria: Yusuke Aoki si dirige a passo spedito al centro del palco per ritirare trofeo e assegno
I volti tristi degli sconfitti. A inizio giornata, tutti contenti di essere finalisti, poi conta solo la classifica e solo il primo posto
Prima un pre-dessert, quindi il dessert vero e proprio. Sono via via sfilate le preparazioni di Italia, Dubai (Kanako Baba, giapponese), Spagna (Libertad Santiago, le sue radici affondano in Venezuela), Irlanda (Paula Stakelum), Svezia (Weilo Wang, approdata a Stoccolma via Parigi), Stati Uniti (Mina Pizarro, nata e cresciuta nelle Filippine. Ha parlato in spagnolo alla faccia del presidente
Lo skyline di Manhattan interpretato da Ettore Beligni
Intervistato a fine prestazione, Ettore Beligni ha dichiarato che nel suo dessert ha voluto celebrare l’origine dei cioccolati impiegati, il loro dna, quindi esaltarne il gusto complessivo, nulla di bello ma anonimo e fine a se stesso insomma, e infine dare una forma brillante, che riprendesse lo skyline di New York, immagino Manhattan vista da Brooklyn.
Nelle note di presentazione, lo stesso Ettore ha detto di considerare Gaetano Trovato a Colle Val d’Elsa, ristorante Arnolfo, il suo mentore «per avermi fatto capire l’importanza della qualità e della espressione creativa». Lui toscano, di Sarteano nel Senese, il primo dolce che gli è rimasto impresso nella memoria è
Il dietro le quinte del C3 Valrhona: i primi due classificati soli per qualche minuto, con Ettore Beligni che guarda il trofeo sfiorato ma non vinto
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi