01-09-2018

Lucca Cantarin e la pasticceria 4.0

Il pasticciere padovano è tornato alle origini, ripartendo dalla tradizione familiare della gelatiera. E ha in serbo altre novità

Lucca Cantarin e la mamma Marisa, a cui è dedicat

Lucca Cantarin e la mamma Marisa, a cui è dedicata l'insegna, sia della nuova gelateria che della pasticceria

Marisa. La mamma di Lucca. Ma anche la pasticceria della famiglia Cantarin. Ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche, nel Padovano (via Roma 422. Tel.+39 049 9330079). Marisa, fortissimamente Marisa. A raccontare una nuova era, che parte dal passato. Da dove tutto è iniziato, ossia dal gelato.

Perché gelatiere ambulante - con tanto di carretto - era nonno Mario. E paladina di coni e coppette divenne la figlia: magliaia di giorno e aiutante del babbo la sera. Poi, la decisione di aprire una caffetteria capace di offrire il gelato tutto l’anno: primavera, estate, autunno e inverno. Una proposta pionieristica per gli anni Ottanta. Ma Marisa fu coraggiosa.

Il bancone...

Il bancone...

...e la coppetta

...e la coppetta

Lucca, da pasticcere tout-court qual è, non ha mai trascurato le carapine. «Ho sempre tenuto una dozzina di varianti. Ma ormai era diventata una proposta irrisoria. Eravamo giunti a un bivio: chiudere la zona fredda oppure incentivarla», racconta.

Lui che con i lievitati ha sempre avuto vita felice, divenendo anche uno dei Petra Selected Partner, il network di eccellenza voluto da Molino Quaglia. Così Cantarin ha preferito ripartire da zero. Anzi, da sottozero.

Gelateria quindi. Con un ingresso dedicato, accanto a quello della pasticceria. Una settantina di posti fuori, una sessantina dentro e ventotto gusti. Di cui quattro granite: al caffè, alla mandorla siciliana, alla fragola lucana e al limone amalfitano. «Me lo danno i cugini di Salvatore De Riso», svela Lucca.

Poi ci sono i sorbetti al cioccolato Manjari di Valrhona e alla frutta. Pesche, more e albicocche emiliano-romagnole. Chilometro buono per capirci. A cui si aggiungono i gelati: alle creme e alle diverse tipologie di cioccolato. Serviti in coppe, coppette e coni: gluten free, vegano, tradizionale e croccante.

Quest’ultimo in versione small e large. «E ho pensato anche a uno speciale pack ad hoc per il takeaway - spiega Cantarin - In estate, sono molte le famiglie che amano cenare col gelato».

Lucca Cantarin sul palco del Congresso di Identità Golose (foto Brambilla - Serrani)

Lucca Cantarin sul palco del Congresso di Identità Golose (foto Brambilla - Serrani)

Ma quello di Cantarin è un progetto ben più ampio. E coincide pure con l’avvio di un laboratorio interamente a vista, che prenderà il via nel 2019. Intanto, Lucca si prepara all’edizione agostana del panettone sotto l’ombrellone. Una preparazione classica a tradizionale, con uvetta e scorze d’arancia candita, ma con un’etichetta summer style.

Da fotografare al mare, in montagna o in campagna. Poi? Basterà postare sulla pagina Facebook della pasticceria e i migliori scatti verranno premiati. Con un panettone per Natale. Perché bisogna sempre guardare avanti.


Dolcezze

Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola

a cura di

Cristina Viggè

Lombarda, una laurea in lettere e un inizio nel giornalismo di cronaca. Poi, cambio di direzione, verso i viaggi, il cibo e il vino. Ora guida Fuori Magazine, il nuovo progetto editoriale di Petra-Molino Quaglia

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