Yannick Alléno
Assenza di ossobuco
Identità Golose Milano Al via il Delivery d'Autore di Identità Golose Milano: il menu di Domingo Schingaro
Gordon Ramsay al Forte Village, in Sardegna
Lo chef Gordon Ramsay non ha bisogno di presentazioni: noto agli amanti della cucina; noto al pubblico televisivo; noto anche ai frequentatori del Forte Village, il resort di Santa Margherita di Pula, in Sardegna, dove ha uno dei suoi ristoranti, per la stagione estiva.
E proprio qui lo abbiamo incontrato, per provare il suo menu estivo, un mix di sapori tradizionali italiani, come la Parmigiana di melanzane in versione summer, e di gusti più innovativi come le Tagliatelle di plancton, calamari e ricci.
Uno dei piatti pensati da Ramsay per il suo ristorante al Forte Village: Tortello di melanzane e salsa astice con pomodoro marinato
Ci accoglie nella sua suite “Impero” al Forte Village Resort e dà il via alla conversazione: «Mi ritengo un uomo davvero fortunato. Qualche settimana fa cucinavo a Downing Street per importantissimi ospiti del primo ministro inglese; in seguito a Napoli ho pagato 4,50 euro una straordinaria pizza (al posto dei 18 euro di quella, pessima, che di solito trovo a Londra); ora mi trovo in questo magnifico posto della Sardegna. Cosa desiderare di più?». E sorride, con lo sguardo che si perde fuori dalla finestra, nel blu del mare di fronte.
Lo chef con Clare Smyth
Quindi a casa fa cucinare i suoi figli (Megan, i gemelli Jack e Holly e Matilda)? «Sì, tutti i quattro sono stati abituati a vivere in cucina da sempre. Gli altri genitori regalano l’ultima versione dell’iPhone o altri gadget elettronici. Io ho regalato loro la macchina per fare la pasta in casa! E tutti sin da piccoli si sono cimentati in cucina, divertendosi, senza nessuna imposizione».
Con la figlia Matilda, classe 2001, attrice, chef e presentatrice televisiva
Tre aggettivi per descrivere la tua cucina. «Raffinata. Creativa. Appassionata».
Il Lobster ravioli di Ramsay, «impossibile toglierlo dal menu»
E un piatto che ti ha particolarmente emozionato in una delle tue cene in giro per il mondo? «Non lo dico perché siamo in Italia, ma perché è vero: gli agnolotti di Nadia Santini, Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio, mi hanno lasciato un ricordo forte».
Gli agnoli in brodo di Nadia Santini
Cosa ti piace dei prodotti italiani? «Amo il fatto che i vostri ingredienti vengono sfruttati in maniera totale. Sono stato a Napoli e in altri luoghi della Campania, a visitare allevamenti di bufale e caseifici. Ho imparato a preparare la mozzarella, la burrata, la ricotta... E quando pensavo di aver finito, ecco la mozzarella affumicata. Da voi nulla è sprecato, e questo è un grande insegnamento».
A Masterchef Junior, con Cristhina Tosi e Joe Bastianich
Con la moglie Tana davanti all’ospedale pediatrico di Great Ormond Street
classe 1975, ingegnere creativo, in ricordo di un docente che la definiva troppo creativa per fare l’ingegnere. L’ha avuta vinta lui: così dopo anni spesi nel settore energetico, scrivendo di cibo e viaggi nel tempo perso, oggi scrive a tempo pieno di storie di cibo, di mani che lavorano il cibo, di teste che lo creano. Co-autrice de Storie di cibo dietro nelle Terre di Expo, ideatrice del progetto Storie di cibo dietro le sbarre, che sarà un prossimo libro. Adora il buon cibo e il buon vino
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose