Smyth and The Loyalist
Stati Uniti | Chicago
lo chef
John B. Shields
sous-chef
Karen Urie Shields
Karen Urie Shields
Il doppio nome? Semplice: al piano terra Smyth, lo spazioso, moderno ristorante tristellato, con ampia cucina a vista. Sotto, il cocktail bar più alla mano con luci basse, drink intriganti (abbiamo amato il sorso erbaceo e fruttato a base di Mezcal, Chartreuse verde, cetriolo, uva, ananas, menta e miele alla salvia), Quiche Lorraine da urlo (come quella al bacon, gruviera, porri e vinaigrette al tartufo) e uno dei migliori burger in town.
A gestire il tutto, la coppia (nel lavoro come nella vita) formata da John e Karen Shields, cresciuti entrambi sotto le ali di Charlie Trotter, lo chef più illustre della vecchia Chicago. Si deve a loro la piacevole impronta di comfort food rivisitato del locale, fortemente votato alla stagionalità e alla qualità della materia prima (in arrivo dalla fattoria di proprietà fuori città), con aggiunta di qualche tocco orientale e svolazzi creativi.
Savoir faire, buon gusto e accostamenti a sorpresa sono parte integrante del menu, persino nel pre-dessert a base di funghi cantarelli e maitake canditi, wafer al cioccolato, maggiorana e aceto all’aglio nero, ma prima Animelle di agnello scottate nel grasso di agnello e poi sigillate a tavola sul carbone.
Perché fermarsi
per trovare sapori estremamente confortevoli, che innescano una connessione immediata tra l'ospite e la cucinaMenu di degustazione
420, 550 dollari
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