Kato
Stati Uniti | Los Angeles
lo chef
Jon Yao
sous-chef
Daniel Hou, Jivani Roldan, Jacob Pagdilao
ai dolci
Erika Chan
in sala
Nikki Reginaldo
in cantina
Ryan Bailey
Daniel Hou, Jivani Roldan, Jacob Pagdilao
ai dolci
Erika Chan
in sala
Nikki Reginaldo
in cantina
Ryan Bailey
Nikki Reginaldo
in cantina
Ryan Bailey
Fondato e gestito dallo chef taiwanese Jon Yao, Kato ha rapidamente guadagnato una certa fama nel panorama non molto florido del fine dining di Los Angeles grazie all’approccio creativo alla cucina asiatica contemporanea, che di solito è molto influenzata da retaggi francesi - qui ridotti al minimo.
Una cucina tecnicamente precisa, a dir poco unica, perché l’intento focale di questo cuoco è veicolare l’identità asiatico-americana attraverso suggestioni nostalgiche, eco dell’eredità familiare (a metà tra Taiwan e Cina) reinterpretate, però attraverso rappresentazioni gustative strettamente legate al contesto local. Come accade in creazioni quali Dumpling speziati con curry alla cantonese, intensi, e zucca invernale. Poi incursioni californiane nel Duò jiāo yú, tradizionalmente una testa di pesce cotta al vapore con peperoni fermentati. Nella versione di Kato, viene utilizzato dell’halibut californiano stagionato, proposto con una varietà di peperoni in conserva e un dressing ai frutti rossi aromatizzati al coriandolo.
Sapori intensi, texture complesse e presentazioni artistiche, combinati in un menu degustazione da 12 portate, sintesi di una storia di migrazione e memoria familiare.
Perché fermarsi
A metà tra Asia e Stati Uniti, la cucina di Jon Yao rappresenta una tra le più interessanti di Los AngelesMenu di degustazione
325 dollari
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