E' sempre più convincente la scelta operata da Federico Lanteri di lasciare la costa turistica e piena di locali da pasta al pesto/vongole e frittura di pesce e di trasferirsi in alta Val Nervia, per dedicarsi a una cucina ispirata al territorio tutto. Si parte dai campi in cui coltiva verdure, fagioli di Pigna, olive e quanto è possibile produrre in loco perché, oltre a proporre un reale chilometro zero, crea anche lavoro in una zona che poco ha da offrire.
In cucina lascia spazio a un'interpretazione curata e precisa dei piatti di antica tradizione, pochi ingredienti che amalgamati fra loro raccontano con il loro aroma la ricchezza olfattiva della cucina ligure. Protagonista che gioca un ruolo a sè stante, il grano di varietà tosella bianca (antica varietà quasi estinta) con cui Lanteri produce, oltre al pane, una versione fra le più golose del Grano Pistau, pietanza di antichissima tradizione. C'è spazio anche a qualche proposta di pesce quando il mare ne offre l'occasione.
La sala è piccola e ben curata, il personale attento e preparato. Tappa obbligatoria per chi visita l'estremo Ponente ligure.
torinese, enotecaria, sommelier professionista è tra i collaboratori liguri della Guida ai Ristoranti di Identità Golose
Tavoli all’aperto
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