Se l’Atlante della cucina d’autore siciliana non si interrompe ad est lo si deve sicuramente anche al lavoro svolto a Trapani dai fratelli Bandi dell’Osteria il Moro. Per tanti (troppi anni) la cucina trapanese si è rifugiata in un bisogno di semplicità e classicismo, confortata dall’incommensurabile patrimonio marino offerto dal porto della città e dalla Tonnara di Favignana, e dall’eccellenza di materie prime elementari: sale, aglio, pomodoro.
La cucina de Il Moro non si discosta nè dal territorio, nè dal suo passato: è una cucina melanconica che ricerca sapori antichi per reincarnarli nella contemporaneità. È ancora la cucina dell’aglio di Nubia, del pomodoro di Pachino e della mandorla. Ma è anche la cucina della Tartare alla Modicana (con vitello di razza modicana e gel di melograno), di Sembra Sushi (calamaro con bieta, mollica di pane agrumata, pomodoro secco…) e dell'eterno Cous cous (Cùscusu da nonna a nipote, lo chiamano) di mare alla Trapanese, cioè pesce per zuppa, gamberi e calamari.
La cucina è prerogativa di Nicola, la sala il regno di Enzo, capace di creare un rapporto con il cliente che va al di là del mero compiacere.
sangue siciliano, adora i gamberi rossi crudi e l’odore del soffritto di cipolla. Si occupa di marketing, intelligenza artificiale e hungryitalianintown.com
Tavoli all’aperto
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