Corral de la Moreria è un ristorante unico al mondo, almeno per due motivi. Il primo è che è un tablao flamenco tra i più prestigiosi di tutto il Paese: accanto ai tavoli c’è un palco su cui si esibiscono, a fine pasto, alcuni dei più grandi talenti della danza andalusa per eccellenza, in un rito splendido, privo di grottesche furberie accalappia-turisti.
Il secondo plus sono i calici in abbinamento al pasto: una sequenza me-mo-ra-bi-le del Marco de Jerez che la famiglia Del Rey serve con rara competenza e gentilezza da quasi 70 anni, senza far distinzioni tra vip e svip: Pedro Domecq Oloroso Lebrero 1960 e un Toro Albala don Px Convento 1946 erano gli ultimi due assaggi di una verticale mostruosa di 10 calici, per noi la miglior sequenza di sempre.
E la cucina è tutt’altro che un dettaglio di contorno, e non solo per la stella Michelin guadagnata da tempo: esprime le forti inclinazioni basche dello chef David García tra Scalogni, pilpil e asparagi di mare, Patate in salsa verde con guance di merluzzo, Gamberi di fiume con consommè di fagioli e caffè e un Piccione perfetto.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
+restaurantecoquecom
+restaurantecoquecom
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt