Carter Oblio, l’anagramma del nome del suo chef e proprietario, Ciro Alberto Cucciniello, è una vivace realtà gastronomica capitolina che accarezza la guancia e abbraccia il corpo del cliente con condimenti affumicati che tingono ogni singolo boccone, dall’antipasto alla piccola pasticceria. In una cornice, dalla forte contaminazione nordica dove si respira la ruvidezza della pietra e la durezza del legno, si assaporano piatti inediti che rifuggono stereotipi, concentrandosi sulla nitidezza dei sapori, esaltati e completati dalla cottura diretta sulle braci.
Estro, gioco, gola, ma anche tradizione, si legge nel menu ideato dallo chef Cucciniello, un giovane d’origine campane che ha trasformato una passione in lavoro dopo aver concluso gli studi in economia, passando per insegne come il Combal Zero di Davide Scabin e diverse cucine europee. Il fumo è evidente già nel servizio del pane tra focacce, bottoncini e filoni di ogni genere e prosegue in piatti vegetali come Carote, Carote, Carote, antipasto bandiera della filosofia di Carter Oblio.
Attento e curato è anche il servizio e la carta dei vini, concentrata su etichette nazionali di piccoli produttori artigianali.
romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Studia Medicina al Policlinico Umberto I con l’obiettivo futuro di riuscire a coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina
romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Studia Medicina al Policlinico Umberto I con l’obiettivo futuro di riuscire a coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina