Da Manuelina si fa tappa perché la focaccia al formaggio è un passaparola universale, ma poi ti siedi al tavolo e realizzi che sei in un luogo del cuore. Nel 1885 Manuelina aprì la sua osteria che è poi diventata la sfida tenace della famiglia Carbone, capace di farne un brand con tanto di Taste Hotel a 4 stelle e Focacceria Bistrot.
Manuelina non si affaccia sul mare, ma il mare te lo mette nel piatto del Buon Ricordo esaltando il morone (al sale con mou salato al limone, chips di patate e caviale Baikal) o proponendoti la palamita che non ti aspetti, marinata agli agrumi con mango e salsa al maracuja. Qui assaggi una storia antica che profuma di nuovo perché la tradizione è in movimento, ben orchestrata dalla direttrice Layla Sangalli.
Al comando della cucina la sorpresa di due giovani chef, Giulia Sicano, 25 anni, e Francesco Giurato, 39, che non hanno rivoluzionato ma rivisitato alcuni piatti, cambiandone la forma ma non la sostanza, come al coniglio disossato alla ligure con olive e pinoli o alla "cima" di calamaro. Irrinunciabile il dessert che ti riporta all'inizio, ovvero a una sfoglia di focaccia accompagnata da chantilly e fragole.
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica, dagli spettacoli all'enogastronomia perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Se volete renderla felice, leggete i suoi libri di fotostorie, "Il tempo di uno sguardo" e "Fatti sentire"
Ristorante con camere
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica, dagli spettacoli all'enogastronomia perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Se volete renderla felice, leggete i suoi libri di fotostorie, "Il tempo di uno sguardo" e "Fatti sentire"