Non è stato una sorpresa il successo immediato di questo ristorante, nato dal desiderio dei fratelli Capitaneo, dopo anni in cui sono stati una parte fondamentali delle cucine di Enrico Bartolini, di realizzare un proprio progetto indipendente. Siamo nel pieno centro di Milano, a pochi passi dal Duomo, anche se entrando nella sala, al secondo piano di un nobile palazzo, si potrebbe dimenticare cosa c'è fuori.
Il cuore di Verso Milano è la sua cucina a vista, con una trentina di coperti sparsi tra i banconi affacciati sulle postazioni dove ogni piatto viene preparato, in una danza elegante, aggraziata, che anticipa la cura con cui si perfezionano i dettagli estetici di ciascuna portata. Un unico menu degustazione, a cui si affianca la proposta à la carte, in cui trovare piatti profondamente italiani e sapientemente stratificati, tra accenti di pura golosità e piccoli misurati contrasti che sorprendono e divertono il palato.
Se i banconi potrebbero suggerire una qualche informalità, il servizio è invece impeccabilmente impostato, senza una sbavatura, ma con molti sorrisi e un calore sincero. Tanta Francia nella carta dei vini, con ricarichi commisurati al livello del ristorante.
giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
Twitter @niccolovecchia
giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
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