Il Sant Ambroeus di Corso Matteottti è stato inaugurato nel 1936 dalla titolare Teresa Cattaneo, diventando in breve tempo un'istituzione milanese. Negli anni '70 la proprietà è passata alla famiglia Pauli, che una decina di anni dopo ha fatto il salto oltreoceano aprendo il primo Sant Ambroeus a New York, in Madison Avenue. Da qui l'apertura di altre sedi americane, con la creazione del gruppo SA Hospitality e la vendita della sede milanese alla famiglia Festorazzi.
A novembre 2022 il ritorno dei Pauli nel locale da dove tutto è iniziato, con un rinnovamento completo. Nessuno stravolgimento, ma anzi la conferma della bellezza dello storico bar. Conferme e novità nella proposta gastronomica: la pasticceria e il caffè sono ancora parte fondamentale della sua identità, ma a questi si aggiunge anche un nuovo investimento sulla ristorazione. Ne è responsabile il fiorentino Iacopo Falai, da dieci anni direttore culinario di SA Hospitality, in America dal 2000 dopo una lunga esperienza in cucina all’Enoteca Pinchiorri, con il resident Walter Casiraghi.
L'impronta americana si può cogliere nell'elaborazione della proposta e anche nell'ambizione di poter offrire una cucina attiva per tutto il giorno, fino alla chiusura alle 23. Grandi classici milanesi come Mondeghili, Costoletta e Ossobuco, classici italiani come il Vitello tonnato, ma anche il Sant Ambroeus Burger, che è un classico ma d'oltreoceano, il Lobster Roll, il Fritto misto Palm Beach style. L'esecuzione, così come la carta dei vini e il servizio, non tradiranno le aspettative.
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Tavoli all’aperto
giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
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