Là dove c’era un officina, nel mitico e caratteristico quartiere romano di Trastevere, dal 2004 c’è un cocktail bar. Una chiave inglese e un martello si incrociano a formarne il marchio. Freni e Frizioni è il nome di uno dei primi locali romani a sdoganare la pratica dell’apericena e, qualche anno dopo, ad affermare il bere miscelato di qualità. Cultura pop, arredo minimal, qualità dei cocktail eccellente, ottimo rapporto qualità/prezzo.
L’impronta popolare resta nel Dna anche dopo i molti riconoscimenti internazionali arrivati a sancire il successo di questo locale che ama definirsi uno street bar. Veri e propri Manuali d’uso, come quelli editati a corredo di auto e moto, avvicinano gli avventori ai dettami del locale e ai personaggi che hanno mosso la fantasia e ispirato le preparazioni della drink list. I cocktail della tradizione sono una certezza: Gin Tonic, Moscow Mule, Americano sono serviti insieme a drink più studiati ed elaborati, mai celebrali. Nei quali, non di rado, entrano distillati di agave a dare un’impronta sudamericana che contraddistingue e segna l’offerta ad ogni cambio di lista, due volte l’anno.
La più recente ha una veste grafica che ricorda il volantino di un supermercato e propone signature cocktail in due versioni (il claim è 2x1). Freni e Frizioni ha anche avuto il merito di introdurre stabilmente i cocktail alla spina. Premiscelati, messi in fusto e quindi spillati direttamente nel bicchiere. Garantiscono velocità di servizio e la qualità è, severamente, controllata dal team dei bartender.
curioso per natura e per percorsi, con una laurea in Fisica e 25 anni da commentatore sportivo sui canali di Eurosport. Oggi è voce di GolfTV, ha una cattedra allo Iulm e ama formare i giovani talenti della comunicazione. Le sue passioni: giocare a golf e raccontare storie di luoghi, cibi e vini
