Situato di fianco al Gucci Garden, in una delle più belle piazze del mondo, il locale è composto da due spazi; il bar vero e proprio con bancone e pochissimi tavolini, semplice ed elegante, ricorda un po’ anche per le basse altezze il Cipriani, e il grande dehors zeppo di fiori, meno intimo però con vista sulla piazza. Ha uno dei più ampi orari di apertura del settore, iniziando alle 8 con le colazioni per terminare all’una con gli ultimi drink, che possono esssere serviti comunque sempre.
Si respira un’aria internazionale e modaiola come nel carattere del brand senza però nulla togliere alla serietà dei drink, opera di Martina Bonci, finalmente una donna alla guida di un locale ambizioso. Anche se fresco di apertura, lo stile della mixologist emerge chiaro sia nei signature che nei stagionali. Il suo Negroni reso viola da un twist citrico è destinato a diventare un classico, non a caso ci si può portare a casa la bottiglia, a prezzi da griffe, 140 euro così come l’Elisir di Elicriso realizzato insieme a Giorgio Bargiani partner di Ago Perrone al Connaught di Londra. Anche senza la mano di Massimo Bottura che ha la responsabilità della stellata Osteria di fianco, il nostro Giardino si difende anche col cibo strizzando l’occhio al maestro modenese con una focaccia mortadella e balsamico o dei grandi affettati.
Non dimenticate di visitare sopra al negozio adiacente, gli Archetipi, museo dedicato alle campagne pubblicitarie dell’era purtroppo terminata di Alessandro Michele.
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milanese di osservanza nerazzurra, è stato responsabile cultura dei tg Mediaset prima di fondare Sei Milano, la prima tv realizzata con telecamere non professionali. Ha quindi portato in Italia il brand Lush diventandone worldwide ethical manager. Ha lanciato c6.tv e si occupa ora di investimenti sostenibili. Ha scoperto che scrivere di cocktail è un’ottima scusa per bere bene