Fare un gelato non soltanto buono da mangiare, ma anche sano, etico e sostenibile grazie a scelte ben precise e portate avanti ogni giorno nel concreto. È con questa identità che nasce nel 2008 il gelato di Giulio Rocci ed Emanuele Monero, identità che passa sin da subito anche per l’attitudine alla sperimentazione, per restituire al palato gusti antichi con attenzione e sensibilità profondamente contemporanee; ne sono esempio un’ampia linea di proposte come la Gianduia assoluta, lo Zabaione al Marsala e la Crema Savoia (con uovo, latte di mandorle di Noto, vaniglia, buccia di limone), tutti realizzati a base acqua, che del latte non sentono proprio la mancanza, ma anzi esaltano con appagante intensità la qualità (eccellente) delle materie prime reperite da piccole produzioni di pregio, come anche l’intenso Montblanc in cui la castagna la fa da padrona.
Avanguardisti anche nella riduzione degli zuccheri nelle mantecature, cosi come nel passaggio al compostabile (già a partire dal 2010) Giulio ed Emanuele sono sempre attratti da nuove sfide, traendo suggestioni dal mondo della cucina e del salato (da cui proviene Giulio, nel cui ristorante di famiglia ha mosso i suoi primi passi ) e a cui dedicano rivisitazioni sottozero che virano verso il dolce, come il gusto Baci da Torino (con funghi, cioccolato al caffè e nocciola, che fa eco a un primo piatto squisitamente anni Ottanta. E poi? C’è ancora spazio per la creatività, con ricette provenienti da scarti e prodotti di recupero, oppure da un largo impiego delle erbe spontanee (con finalità anche curative e funzionali).
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Tavoli all’aperto
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Romana, classe 1977, ha lavorato al Gambero Rosso come curatrice della guida Gelaterie d’Italia per due edizioni. Le piace raccontare storie di persone (contadini, casari, cuochi e artigiani…). Neonata contadina e apicoltrice, alterna al lavoro alla scrivania, la vita di campagna insieme a cani, conigli, asini e galline, tutti parte di una grande famiglia. Instagram @agricolaperpassione