Matteo Musacci e Martina Mosco, hanno aperto questa trattoria di pesce nel cuore di Ferrara alla fine del 2021. Il nome prende ispirazione da una preparazione della tradizione gastronomica veneziana, il Brodo di gò, nome popolare del Ghiozzo, un pesce che vive prevalentemente nelle zone lagunari.
Il locale ospita una cinquantina di coperti tra tavoli e bancone, è luminoso, con arredi semplici e chiari richiami ai colori del mare. La semplicità è voluta, è quella tipica della trattoria, ed è volta, insieme alle proposte in menu, a creare un ambiente accogliente e un’esperienza estremamente piacevole e genuina, veicolata da un servizio giovane e informale ma sapiente.
La proposta di Brododigò è espressione di un progetto e una filosofia ben precisi: ricette dei piatti di pesce delle trattorie “di una volta” perfezionate dalla chef Martina Mosco con attenzione e tecniche attuali, conservando sempre i sapori semplici e genuini della tipica trattoria di pesce dove la materia prima, freschissima, è vera protagonista.
Al mare non si comanda: è la disponibilità giornaliera del pesce a definire le proposte in menu. I piatti possono quindi variare anche nel corso della giornata, tra il servizio del pranzo e quello della cena, i crostacei provengono dall’Alto Adriatico, precisamente da Goro, mentre il pesce dai mercati di Chioggia, Porto Garibaldi e Venezia.
La scelta territoriale caratterizza anche la carta dei vini che presenta venti produttori che esprimono, con le loro creazioni autoctone, il potenziale vitivinicolo del territorio Emiliano-Romagnolo.
+05321880532
Tavoli all’aperto
+
gastronoma, classe 1996, cresciuta dove la tradizione gastronomica è culto: Bologna, la Grassa. La tavola è il suo posto preferito: oltrechè per questa guida, è contributor per altre testate di settore