Nel tratto di spazio compreso tra piazza Vittorio Veneto e l'Amazzonia, più vicini a piazza Vittorio a dire il vero, questo nuovo ristorante di cucina nikkei (cioè la cucina peruviana innervata di influenze giapponesi) propone ai palati torinesi, adusi a barbera e vitel tonné, esotici e freschi spunti gastronomici.
La formula di Azotea, coerente con la collocazione topografica al limitar di movida, si propone in una doppia veste, l'una di cocktail bar (con tapas anche non troppo nikkei, dalla buona selzione di ostriche ai tacos argentini di gamberi, passando però per il bao di arrosto di maialino alla peruviana), l'altra di ristorante in cui invece l'anima nippo-peruviana emerge con maggiore evidenza.
I piatti sono intriganti (e floridi di ingredienti: Gambero, kiwi e succo di jackfruit; Ceviche amazzonico con succo di mango, bonito, mais peruviano, cipolle, vongole e spinaci d’acqua vietnamiti; Petto d’anatra marinato con kiwi, ananas e cipollotto, con polvere di porro, albicocche, umeboshi e succo di manioca) ma ancora più intrigante è lo studiato e buon abbinamento con i cocktail della casa, che fa di Azotea, almeno alll'ombra della Mole, se non un rarità almeno una piccola e gioiosa eccentricità. Il servizio è cordiale e premuroso, l'esperienza divertente.
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100
Tavoli all’aperto
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100