Quarantaduenne originaia di Maia, un paese alla periferia di Oporto, nel nord del Paese, Marlene Vieira è una delle poche cuoche lusitane, se non l'unica, che si muove agilmente nel mondo del fine dining, dimostrando una certa versatilità mista a tecnica, passione e volontà di mostrare le molte qualità della materia prima portoghese. Dopo aver inaugurato un paio di anni fa Zun Zum, il suo gastrobar sulle rive del fiume Tejo a Lisbona, con una cucina agile e pronto uso, a pochi metri di distanza ha aperto lo scorso anno Marlene, (sì, con la virgola), che in qualche modo definisce meglio la cucina d'autore di Marlene sulla distanza di menu degustazione dove almeno inizialmente si mescolano sapori e idee che mescolano il locale con l'internazionale.
Anche se l'idea della cuoca rimane quella, nel tempo, di portare i prodotti e la cucina portoghese verso una ridefinizione più attuale. Intanto si possono incontrare la Tartelletta di anguilla affumicata con topinanbur e tartufo, la Sogliola con caviale e asparagi, i sapori più spinti della Zucca con formaggio e curry, o la delicata Ricciola con funghi selvatici.
L'ambiente, ampio e circondato da vetrate, con una cucina centrale dove ci si accomoda al counter per osservare il lavoro dei cuochi, concede molto al piacere ludico degli appassionati e si presenta come il luogo di maggior impatto visivo della moderna Lisbona a tavola. Per l'abbinamento al calice ci si affida alla competenza e alla grazia di Gabriela, con la scoperta delle molte bottiglie locali di tenere d'occhio.
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giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare