La bellezza del luogo: il Waterfront di Città del Capo, basterebbe solo quello. Ma poi da Pier i tavoli sono apparecchiati solo con una tovaglia bianca, senza posate o stoviglie, e ogni portata è presentata in pezzi unici, disegnati unicamente per il ristorante. La forma è quindi strepitosa ma anche il contenuto non è da meno.
In Sudafrica il fine dining è fusion, quindi caratterizzato da un insieme di molti ingredienti nello stesso piatto, che a volte funziona, a volte meno. Da Pier la fusion funziona molto bene: l’insieme dei sapori e dei colori è un’esperienza di gusto e vista veramente interessante, e alcuni piatti sono assemblati al tavolo aggiungendo ulteriore fascino. Ci sono vari menu degustazione, tra cui i vegetariani, anche con abbinamento vini; i menu cambiano spesso quindi è meglio tenere d'occhio il sito.
I piatti più memorabili presenti in questo momento sono Quaglia, astice e cocco piccante, Agnello, spugnole ripiene, sedano rapa e chimichurri. Tra i vegetariani, Takoyaki di cavolfiore al curry o Mleanzana tandoori con avocado. Dolci e piccola pasticceria molto buoni, servizio spettacolare e carta dei vini molto curata, con vini sudafricani e stranieri.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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