Nato come oyster bar 18 anni fa, Crizia ha da allora cambiato tre sedi e si è evoluto fino a diventare un’istituzione porteña: oggi si distingue nel panorama culinario della città per la sua proposta di grande qualità in cui spicca sicuramente la cucina di mare.
In un paese la cui identità culinaria è prevalentemente associata alla carne, offre un racconto alternativo che si snoda lungo le coste dell'Atlantico, ma non solo: Gabriel Oggero e Geri Gastaldo portano avanti, assieme, un lavoro di ricerca continuo - a 360°, da nord a sud - che punta alla valorizzazione dei prodotti di eccellenza del paese. Il pescato, in primo luogo, ma anche la carne, i formaggi, le verdure e, naturalmente, il vino: messo al centro della proposta, anche esteticamente. Appena 40 coperti per 400 m2, un ambiente singolare e un servizio attento, piacevole e competente. Consigliatissimo il menu degustazione Puro Mar che, partendo dalle ostriche crude, a cui sono legate l’identità e la storia di questo ristorante, propone piatti che celebrano la stagionalità di prodotti di nicchia.
Se ci fosse un borsino, come quello che usiamo in questa guida per indicare la tendenza verso Tradizione o Innovazione, che avesse invece come voci Tecnica, da una parte, e Prodotto, dall’altra, a Crizia la freccia punterebbe a tutta birra verso quest’ultimo. Non perché Oggero non possieda una tecnica più che affinata: la maestria dello chef in questo caso sta proprio nel riuscire a sparire dietro la materia che interpreta, per esaltarne l’eccellenza: PURO Mar, appunto. Uno dei migliori wine-pairing in town.
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classe 1979, nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole), tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi), mangiato, degustato e fotografato Argentina, Cile e Guatemala per più di 5 anni. Dal 2016 vive in Sicilia e collabora con Wine in Sicily