Per parlare di Deessa non si può non partire dal luogo in cui si trova, quella Madrid di uno degli hotel più affascianti d’Europa. È il mitico Ritz, inaugurato il 2 ottobre 1910, che dopo un secolo è stato acquisito e restaurato con un progetto monumentale da Mandarin Oriental. Oggi brilla di luce propria, entrare qui è un privilegio che racconta storia, esclusività, fascino.
Al timone del ristorante gourmet Deessa è stato chiamato Quique Dacosta, a cui è stato affidato il compito di interpretare con i suoi piatti così tanta seduzione, sfida stravinta dal grande carisma dello Chef del Dénia. Prima di iniziare l’esperienza al Deessa obbligatorio un passaggio al bar Pictura, adiacente al ristorante, in cui tra raffinati cocktail e pairing esclusivi si può già avere un’idea del livello eccelso della cucina.
Poi ecco il Deessa, lucente, arioso, popolato da una brigata di sala impeccabile: tra i due menù, Storico e Contemporaneo (proposti anche in versione ridotta), scegliamo il primo, un lungo viaggio nel pensiero e nell’arte di Dacosta, costellato da tappe emozionanti in cui creatività e classicismo si fondono idealmente. Tra i ricordi indimenticabili senza dubbio il Consommé espresso di funghi, castagne e uova di tonno; la Creme brûlée di cipolle grigliate, guanciale tostato, tartufo nero e parmigiano; la selezione di caviale e uova di pesce; il “caldero” di percebes e alghe. Tutto semplicemente perfetto, come una perla nascosta nell'ostrica.
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Ristorante con camere
giornalista enogastronomico, direttore responsabile di James Magazine, ama la bellezza, gli Champagne e due colori: il nero e l'azzurro