Mauro Colagreco ha sempre rifiutato definizioni regionali e nazionali della sua cucina: i confini esistono solo sulle mappe. L’identità di un piatto nasce e si evolve grazie a contaminazioni e commistioni: in cucina le frontiere esplodono per lasciare spazio a creatività e libertà d'ispirazione. Premessa necessaria per raccontare quello che si mangia a Casa Fuego, insegna che ha aperto due anni fa proprio davanti a Mirazur, dall’altro lato di Avenue Aristide Briand, a Menton, e che, attraverso la sua proposta, racconta la cucina più intima e personale di Colagreco.
Cosa cucina in casa sua lo chef di uno dei migliori ristoranti al mondo? Argentino con radici italiane, sposato con una brasiliana, da 20 anni in Francia e viaggiatore del mondo, da cui torna sempre con nuove idee e ricette da reinterpretare con ingredienti locali: in casa sua non potrà mancare il fuego, la parilla argentina, naturalmente, su cui si cucinano lentamente eccezionali carni frollate da allevamenti all'aperto. Ci saranno le ricette attinte dalle radici italiane dello chef, riscattate dalle memorie d'infanzia dei pranzi in famiglia della domenica. C’è tanto mare e ci sono tante verdure.
Una cucina casalinga ma d'autore, con il tocco inconfondibile di Colagreco nella selezione degli ingredienti. Alla parilla, il bravo e giovane Matteo Cetti, che fa parte della cospicua quota italiana di questa insegna (è italiano anche il proprietario, l'imprenditore Claudio Battaglino). L’ambiente è accogliente e caloroso, dotato di un bel dehors su una spaziosa terrazza con una bellissima vista.
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Tavoli all’aperto
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classe 1979, nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole), tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi), mangiato, degustato e fotografato Argentina, Cile e Guatemala per più di 5 anni. Dal 2016 vive in Sicilia e collabora con Wine in Sicily