Per una volta ci si potrebbe persino limitare ad assaggiare i soli appetizer, poi ci si alza dal tavolo e non serve altro, bastano quelli per farsi un'idea precisa. Perché sono profondi ed esaustivi, mini-piatti che ripercorrono la storia del locale senza apparire banalmente dimostrativi, non c'è alcun effetto-celebrazione: son invece dritti, precisi, attuali, immaginifici, eccellenti.
Oppure si potrebbe fare il contrario, ribaltare le regole e iniziare dal fondo e fermarsi lì: gustare i dessert e scoprire che la creatività qui non è mai mancata e continua a spingere forte soprattutto sul lato D del pasto, la frontiera più difficile, spesso "lato D" sta anche per "lato debole". Qui no: i dolci sono inclusivi e golosi da un lato, poi anche esteticamente perfetti, tecnicamente superlativi, concettualmente illustri.
El Celler de Can Roca è una grande maison, là dove s'intende un indirizzo d'alta cucina sedimentato nei decenni, celebre, che è diventato iconico e ha la forza di poter proporre sé stesso come alfa e omega, di giocare/stupire con rimandi autoreferenziali, perché hanno credibilità; il tutto in uno spazio di piena eleganza contemporanea.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it