Il nome della pizzeria racconta le passioni del patron, Giuseppe Pignalosa. Le parùle, in napoletano, significa "orti", dunque focus sul mondo dei vegetali. Ben oltre il concetto di classica pizza all'ortolana, le pizze qui seguono le stagioni in maniera naturale, senza mode e stereotipi. Creazioni dal ritmo agricolo, concepite con un ottimo senso della cucina. Veri e propri piatti, appoggiati su dischi di pasta che oscillano, come una ètoile, dall'impasto tradizionale napoletano al contemporaneo.
La spesa è di prossimità e, altra novità che conforterà veggie lovers e non solo, la preparazione delle verdure si attiene ai sacri criteri di una cucina fatta di consistenze giuste ed abbinamenti gustosi. Non mancano latticini e formaggi, soprattutto del territorio, per completare un quadro in grado di esaltare tutti i gusti. In carta, ci sono i grandi classici della pizzeria partenopea e c'è tutta la creatività di un Pignalosa sempre più imprenditore e sempre più attento al comfort del cliente a tavola. La pasta della pizza è fragrante, scioglievole al centro, il morso ha il suo tocco di crunch. Digeribilità all'altezza di un progetto senza sbavature.
Piccola carta dei vini e di birre artigianale, con i dolci di Antonio Sirica. In un ambiente moderno e ben illuminato, anche la sala gira a meraviglia. Tra le pizze, consigliamo la Provola e tre pepi, la Capricciosa, il Ripieno fritto e asciugato in forno. Peccato saltare i fritti, in particolare la Montanara, benvenuto da meditazione. Consigliatissima la prenotazione.
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Tavoli all’aperto
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Nata ad Ischia, vive a Napoli. Docente per Spazio Eventi di Eataly Roma, sommelier AIS, collabora con diverse testate e guide di settore raccontando ristoranti, luoghi e persone.
