Cinque tavoli sono la tela bianca di Domenico Marotta, classe 1988, che nella struttura di famiglia si è ricavato uno spazio di espressione gastronomica tutto suo. Dopo una lunga piroetta intorno al mondo della ristorazione stellata, Domenico ringrazia con una révérence e torna a casa nel Medio Volturno con strumenti e parole nuove per la sua narrazione, portando in tavola la sua visione.
Occhi che hanno osservato grandi maestri in Francia e in Giappone, che hanno apprezzato la cifra della cucina piemontese oggi tornano a poggiarsi su un territorio ricco d’ispirazioni e potenzialità che lo chef si diverte a contaminare con omaggi e citazioni. Il mondo vegetale lo appassiona, così come le imperfezioni della natura, il movimento istintivo in cucina che celebra, divertendosi, nella soluzione del menu carta bianca. E così ci si ritrova a sbirciare fra le fitte foglie di alloro alla ricerca del mantecato mediterraneo, a inseguire col cucchiaio una golosa genovesina, a godere del tradizionale soffritto di agnello, a fare la scarpetta con il pane al vapore e lo slalom nella zuppa inglese napoletana. La sala è giovane, attenta, schietta. La cantina racconta il territorio e oltre.
casertana, classe 1985, una laurea in Lettere e Filosofia e un master al Gambero Rosso con cui collabora attualmente. Ha una grande passione per le identità culturali e la memoria gastronomica mediterranea. Da oltre dieci anni si dedica alla promozione dei due carboidrati più amati al mondo
+390823862718
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casertana, classe 1985, una laurea in Lettere e Filosofia e un master al Gambero Rosso con cui collabora attualmente. Ha una grande passione per le identità culturali e la memoria gastronomica mediterranea. Da oltre dieci anni si dedica alla promozione dei due carboidrati più amati al mondo