Il Don Diego è sicuramente un posto speciale, uno chalet (come si chiamano in Riviera delle Palme gli stabilimenti balneari) atipico perché cerca di liberarsi di uno stereotipo di menu copia-incolla che ammorba quasi tutta la riviera adriatica, (spaghetto con la vongola, spiedino calamaro e gambero, frittino calamaro e gambero e così via) in favore di un lavoro a stretto contatto con le filiere locali sia di pesca che di verdura e frutta. Sembra banale, ma a trovarne sul mare con questa impostazione nel raggio di 30 km!
A pranzo si trova una giusta scelta alla carta, abbastanza furba e con prezzi onesti senza comunque cadere nel banale, mentre a cena è disponibile solo un menu degustazione più che dignitoso per 39 euro, per un rapporto qualità prezzo abbastanza pazzesco. La carta dei vini spazia con intelligenza tra Italia e Francia. Un servizio cordiale e con sedute vista mare in mezzo alle tante piante che formano anche un piccolo orto di erbe aromatiche.
dopo una formazione scientifica si è sempre dedicato alla gastronomia: lavora da anni per l'Osteria Francescana, scrive per Dispensa, è tra i fondatori del progetto Postrivoro ed è curatore di Al Meni
Tavoli all’aperto
dopo una formazione scientifica si è sempre dedicato alla gastronomia: lavora da anni per l'Osteria Francescana, scrive per Dispensa, è tra i fondatori del progetto Postrivoro ed è curatore di Al Meni