Quella di Grow è una storia molto italiana, quella della provincia e dei suoi abitanti, e di due fratelli che vogliono dare voce ad un territorio per nulla facile da raccontare. Siamo ad Albiate, un paesino di 6000 residenti nella profonda Brianza, quella che un tempo è stata campagna e oggi è un territorio industriale disseminato di fabbriche e mobilifici. Riccardo in sala e Matteo in cucina ti accolgono in un ristorante minimale dal design nordico: 5 tavoli e 3 percorsi di degustazione. Scavano nel passato locale fatto di polenta, maiale, verze e cacciagione a cui applicano tecniche e influenze contemporanee da un lato, e antiche dall’altro.
Look scandinavo che guarda alla montagna più che alla pianura, salumi fatti in casa e poi fermentazioni, frollature, ispirazioni asiatiche, sapori forti e volutamente disturbanti, nonne, erbe e selvaggina. Signature, Il Cortile di Nonna Bolis, un uovo centenario servito in un brodo di cortile, cuori di coniglio alla brace, floss di oca e creste di gallo. Grow vuole dire crescere, i fratelli Vergine hanno voglia di farlo e hanno scelto di replicare la lezione dei maestri internazionali del fine dining nel luogo in cui sono nati e cresciuti.
giornalista, milanese, pessima cuoca. Scrive di usi&costumi, di cibo per parlare d’altro, di cose futili in modo serissimo - e viceversa. Firma de La Cucina Italiana, Vanityfair e Marie Claire Maison, lavora come curatore e consulente freelance per editori, agenzie di comunicazione e aziende
+393312558271
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